Tutto è bene quel che finisce bene. Almeno, che finisce bene dalla prospettiva di chi, per qualche mese, ha temuto di finire dietro le sbarre. E che ora può tirare un bel sospiro di sollievo. Ricordate Radim Vasser e il suo record di velocità su una Bugatti in autostrada? Al volante della sua Chiron, il tycoon ceco a luglio 2021 raggiungeva lungo un tratto di autobahn tedesca la velocità di 417 km/h. Poi pubblicava il video dell'impresa su YouTube. Poi riceveva critiche dal Ministero dei Trasporti e dagli ecologisti. Per poi finire dritto nel registro degli indagati su denuncia della polizia del Land della Sassonia-Halt. Per poi venire scagionato in toto.
TUTTO SOTTO CONTROLLO Secondo l'agenzia di stampa tedesca DPA, i pubblici ministeri avrebbero deciso in ultima istanza di non formulare alcun capo d'accusa contro Passer. I funzionari avrebbero in sostanza ritenuto come la corsa ad alta velocità del temeraio imprenditore non abbia messo in pericolo la vita di nessuno, sottolineando come Passer avesse scelto il momento migliore per mettere a segno l'impresa da guinness, accertandosi anche - come lo stesso driver aveva sottolineato - che le condizioni per lo sprint fossero le più sicure possibili. Tutto è bene quel che finisce bene: la drag race della Bugatti prima, la vicenda giudiziaria poi. Ovvio che lanciare una Bugatti a 400 all'ora è un gesto estremo, che può spingere all'emulazione, e che quindi la morale lo condanna. Ma a spiccare un ordine di arresto - insegna l'episodio - non è la morale, ma è la legge che vige in quel luogo. Giusta, o sbagliata essa sia.