Che a chiacchierare al cellulare senza auricolare o vivavoceti buschi una multa, oltre a perdere punti patente, lo sanno anche i muri (quelli contro i quali rischi di finire la tua corsa). Che a guidare sbronzi, la patente te la bevi proprio, anche questo è noto (salvo un vuoto di memoria dopo un bicchiere di troppo). Che a mettersi in marcia senza occhiali o lenti, se all'esame della vista sia stato prescritto l'obbligo, idem, caschi in infrazione, ogni diretto interessato è pienamente consapevole. Esistono altresì abitudini apparentemente innocue, che il Codice della Strada invece vieta. In forma diretta, o per deduzione. Comportamenti o circostanze nei quali ciascuno di noi si riconoscerà, ma che d'ora in avanti sarà bene farsi furbi e non mettere in pratica. Se sino ad oggi l'hai scampata, è solo perché sulla tua strada non hai incontrato un vigile con la luna storta. Ecco cinque infrazioni tra le più ''subdole'' dell'intero manuale di buona condotta, e contro le quali ogni reclamo sarà - sorprendentemente - solo tempo perso.
BRACCIO FUORI DAL FINESTRINO
Guidare col cristallo laterale aperto e col braccio sinistro a penzoloni, oppure con il braccio teso a simulare l'ala di un aereo (che sollievo, quando il caldo picchia duro e soffri il climatizzatore), non è un comportamento che il Codice della Strada vieta in modo esplicito. Tuttavia è una posizione che ti espone, in caso di urti, al rischio di fratture (quando ti va bene). È anche per questo che il CdS, in forma indiretta, in realtà la ''performance'' la proibisce. L'art. 140 stabilisce che ''tutti gli utenti della strada devono tenere un comportamento tale da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in ogni caso idoneo a salvaguardare la sicurezza stradale''. A sua volta, l'art. 141 afferma al comma 2 sia che ''il conducente deve mantenere sempre il controllo del proprio veicolo'', sia che deve essere in grado di ''porre in essere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza''. È evidente che un braccio affacciato alla finestra potrebbe ostacolare lo svolgimento di manovre di emergenza. Il vostro bicipite in bella mostra potrebbe insomma catturare l'attenzione di un agente particolarmente fiscale, che potrebbe punirvi ed elevarvi una sanzione amministrativa compresa tra 42 e 173 euro.
SUONARE IL CLASCON A SPROPOSITO
Viene spesso scambiato per un tasto da premere ogniqualvolta ravvisiamo un errore da parte di altri utenti della strada, come se fossimo i membri della giuria di un quiz televisivo. Altre volte, il suono del clacson viene inteso come base acustica di imprecazioni impronunciabili (sempre rivolte contro gli altri, mai una volta che il colpevole sia il ''musicista'' stesso). A seconda del grado di nervosismo, il sound può durare da pochi istanti a interminabili secondi. E pensare che lo sfogo può costare caro, specie se manifestato in centri urbani e nelle ore notturne. L'art. 156 del Codice della Strada, infatti, chiarisce espressamente che il clacson può essere utilizzato ''esclusivamente per fini di sicurezza stradale e con la massima moderazione'' La segnalazione acustica, inoltre, deve essere ''la più breve possibile''. Per chi ha il palmo pesante, la pena prevista è una sanzione amministrativa, anche in questo caso, da 42 a 173 euro. Oltre al danno, la beffa. Mai beffarda come la multa numero tre (vedi sotto)...
LASCIARE L'AUTO APERTA
Nutri una fiducia cieca nel genere umano e durante una breve sosta lasci l'auto aperta, senza premere il pulsante della chiusura centralizzata. Oppure, più semplicemente (a chi non è mai capitato), ti dimentichi per fretta o distrazione. Se al ritorno, l'auto è ancora al proprio posto, e così pure gli oggetti al suo interno, poco male. Meglio assicurarsi, tuttavia, che sul lunotto non sia affisso un bel verbale. Eh già, l'art. 158 del Codice della Strada, al comma 4, afferma che ''durante la sosta e la fermata il conducente deve adottare le opportune cautele atte a evitare incidenti ed impedire l'uso del veicolo senza il suo consenso''. In sostanza, lasciare l'automobile aperta è una sorta di istigazione a delinquere. Come un vigile possa accertare che l'auto sia effettivamente accessibile senza tirare la maniglia, resta un mistero. A meno che non si insospettisca scorgendo la chiave dimenticata a bordo: in quel caso, la solita sanzione amministrativa da 42 a 173 euro non te toglierà nessuno. Attenzione: possibile multa anche in caso di finestrino aperto, anche solo di qualche dito.
OCCUPARE UNA PIAZZOLA CON COSE O PERSONE
Sempre che il destino, quel determinato giorno, sia ancor più accanito del normale, e sul tuo cammino incroci un automobilista dispettoso o una pattuglia di vigili urbani a caccia di fondi per l'amministrazione, un innocente gesto di complicità o amicizia può finire per costare caro. Perché ''tenere il posto'' a un'auto che è sul punto di giungere a destinazione, di per sé non costituisce illecito. Ma non lo è solo fino al momento in cui viene interpretato come occupazione abusiva di sede stradale. Azione, cioè, esplitamente vietata dal Codice della Strada. Avvisa infatti l'art. 20 che su determinati tipi di strade ''è vietata ogni tipo di occupazione della sede stradale, ivi compresi fiere e mercati, con veicoli, baracche, tende e simili''. L'occupazione è consentita solo previa autorizzazione e a determinate condizioni. Chi occupa abusivamente il suolo stradale (di persona, o con oggetti, come la sedia della foto), o lo fa senza il rispetto delle regole, rischia una sanzione amministrativa da 173 a 694 euro.
MANGIARE O BERE DURANTE LA GUIDA
Non vi è traccia, nel CdS, di articoli che impediscano a un automobilista di nutrirsi mentre è al volante. Anzi, quello di assumere alimenti mentre si guida è un comportamento che il Codice prevede, senza colpevolizzarlo. Il Codice, casomai, disciplina il modo in cui dovresti mangiare o bere durante la marcia. Il legislatore non è preoccupato che tu ingrassi o che ti possa macchiare i vestiti: è preoccupato che il tuo spuntino (o anche un pasto completo) non metta a repentaglio la sicurezza stradale tua e degli altri utenti. E così torna di attualità l’art. 141, quello che raccomanda di ''conservare il controllo del proprio mezzo'' e di trovarsi sempre in grado di ''compiere manovre d’emergenza''. In caso di pasti ''pericolosi'' (e chi lo stabilisce?), una multa del solito range da 42 euro a 173 euro. D'altra parte, anche senza inforcare le posate, per mangiare avrai pur sempre bisogno di almeno una mano libera. A meno che il vostro passeggero non vi imbocchi, ma anche in quel caso il vostro grado di attenzione e libertà di movimento non sarà dei migliori. Meglio mangiare a ruote ferme: ringrazierà pure la digestione, oltre che il vostro portafogli.