Si può combattere un nemico con l'artiglieria pesante. Oppure, lo contrasti con la strategia, l'alta tecnologia, le idee. Puoi vietare tutt'un tratto la circolazione, senza fare distinzioni. Oppure, puoi deliberare per misure più mirate, meno drastiche. Ma ancora più efficaci. C'è un ''virus'' che contagia ogni grande città, è l'inquinamento. Il traffico veicolare come responsabile, ma solo in parte. C'è l'industria, c'è il riscaldamento delle abitazioni, c'è lo smaltimento dei rifiuti. Qualsiasi soluzione per abbattere lo smog deve considerare il quadro nel suo insieme. Ed è proprio ciò che si prefigge Bosch, un Gruppo che in materia di mobilità, emissioni e innovazione tecnologica, non ha rivali al mondo. La risposta Bosch Mobility Solutions al tema della qualità dell'aria urbana si chiama IMB e non è una centralina come tutte le altre. Ecco perché.
Lotta all'inquinamento cittadino: scende in campo Bosch
BOSCH IMMISSION MONITORING BOX (IMB)
Il contributo Bosch a una mobilità locale a basso impatto di emissioni consiste in realtà in un intero ecosistema, piuttosto che un prodotto singolo. In prima linea si schiera dunque il cosiddetto Immission Monitoring Box (IMB), un dispositivo di misurazione di emissioni atmosferiche di dimensioni compatte (60 cm di altezza, 40 cm di larghezza), certificato CE, in grado di monitorare gli agenti inquinanti, ma soprattutto stabilire il loro peso specifico. Ogni IMB contiene una vasta gamma di sensori che misurano i livelli di biossido di azoto (NOx), di particolato (PM 10, PM 2,5) e di altri agenti, incrociandoli coi dati atmosferici di umidità, temperatura e pressione.
Bosch IMB (Immision Monitoring Box)
EMISSIONI O IMMISSIONI?
Breve digressione sulla differenza tra emissioni ed immissioni. Si accennava all'impatto che il traffico urbano condivide con altri fattori di inquinamento. Le ''emissioni'' si riferiscono all'uscita alla fonte: l'ossido di azoto emesso da un'auto direttamente dai tubi di scarico.
E-missioni...
Le ''immissioni'', invece, consistono nel volume di queste emissioni in un determinato luogo. Ad esempio, le emissioni di particolato non producono lo stesso effetto ovunque; una certa percentuale si attacca al suolo, o viene spazzata via dal vento o dalla pioggia. Di conseguenza, solo una piccola quota viene effettivamente inalata dalle persone.
...ed immissioni
Le stazioni di misurazione della qualità dell'aria non registrano quindi tutte le ''emissioni'' nella loro interezza, ma solo la percentuale che effettivamente le raggiunge sotto forma di ''immissioni''. Poiché potenzialmente registrano emissioni da ogni fonte immaginabile, non è possibile distinguere i singoli emettitori. Ed è qui che entra in gioco l'esperienza Bosch.
ESTM ED ECO-LOOP
All'IMB si aggiungono altri due servizi, ambedue basati su cloud: il primo prende il nome di Environmental Sensitive Traffic Management (ESTM) ed è un programma che, tramite complesse simulazioni, consente di creare mappe delle emissioni provenienti, nello specifico, dal traffico veicolare. All'ESTM si aggiunge poi l’Eco-Loop, un sistema di mappatura real time della qualità dell’aria che include non solo il traffico veicolare, ma tutti i possibili agenti inquinanti del territorio in esame.
Bosch IMB, per misurare l'aria con precisione microscopica
SCACCO MATTO La combinazione è vincente: il pacchetto Bosch consente, ad esempio, di prevedere quale effetto avranno le emissioni legate al traffico sulla qualità dell’aria in determinate condizioni meteorologiche. I dati rilevati potranno poi essere utilizzati per intervenire sulla gestione del traffico con largo anticipo. E capire come e in quale misura interventi come la deviazione del traffico o la modifica delle fasi semaforiche possano contribuire a migliorare il flusso del traffico e, in ultima analisi, la qualità dell’aria stessa.
Bosch, contro lo smog una strategia su più livelli
QUI BOSCH
''La soluzione Bosch per il monitoraggio della qualità dell'aria cittadina - afferma Giulio Lancellotti, Manager Connectivity & IoT Solutions di Bosch - sfrutta l'intero bagaglio culturale che il Gruppo ha maturato nel campo della mobilità sostenibile in ogni sua declinazione. Solo tramite il dialogo tra la componente hardware e i servizi di connettività in tempo reale, è possibile ricostruire un quadro preciso del livello di inquinamento di una determinata area. Inquinamento al quale, come sappiamo, i veicoli contribuiscono solo in parte''. Già testato all'estero, in città della Germania così come a Londra, in Italia un progetto pilota di sperimentazione di dispositivi IMB è attualmente in corso a Cremona: ''Stiamo facendo conoscere la nostra soluzione alle amministrazioni pubbliche locali: il riscontro è positivo. Fondamentale - spiega Lancellotti - sarà maturare la consapevolezza di come il principio di mobilità ecologica richieda un approccio integrato. E di come, alla sensibilità al problema dell'inquinamento urbano, debba seguire l'intenzione di effettuare investimenti in tecnologie affidabili e certificate''.