Allo studio un provvedimento che lega l'ammontare della tassa di possesso alle emissioni, anziché alla potenza. A partire dal 2018
50 SFUMATURE DI VERDE Dai cavalli vapore alle emissioni di CO2. Ovvero: da una gerarchia fondata sulla potenza a una visione che premia le auto più pulite, a prescindere dall'output generato dal motore. Sembra che negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico sia allo studio una misura che calibri il bollo auto non più in base alla potenza del veicolo stesso, bensì sul grado di emissioni nocive rilasciate in atmosfera. Il provvedimento potrebbe conoscere un iter piuttosto breve: la Commissione Ambiente del Senato spinge infatti affinché il bollo progressivo entri già nella Legge di Bilancio 2018.
ECOBOLLO Già nel mese di giugno il ministro Calenda aveva anticipato che il nuovo Piano energetico nazionale avrebbe interessato anche la tassa di possesso autoveicoli. Nella fattispecie, l'intento sarebbe stato quello di colpire i modelli Euro 3 o antecedenti attraverso significativi rincari dell'importo. Una manovra, quella del Governo, volta soprattutto a favorire e accelerare il rinnovo del parco circolante, all'interno di un disegno di lungo periodo che entro il 2040 prevede il diveto di circolazione per vetture a combustibili fossili.