Dal 1° gennaio pagamento tassa di possesso solo attraverso il canale digitale PagoPA. Tutte le altre novità sul bollo 2020
E IO PAGO(PA) Buona notizia sarebbe stata semmai quella della soppressione, e invece no, il bollo auto andrà pagato anche nel 2020. Quella della deviazione di ogni transazione dai canali più tradizionali come sportelli Aci, uffici postali, filiali bancarie o punti vendita Sisal o Lottomatica, verso la nuova piattaforma digitale PagoPA per ogni pagamento alla Pubblica amministrazione, è una notizia e basta. In realtà per gli automobilisti cambia poco, basta uniformarsi al nuovo corso. E magari, scaricare l'app di PagoPA sul proprio smartphone: una comodità in più.
Bollo auto, dal 2020 è rivoluzione pagamenti
COSA (NON) CAMBIA Per la verità il sistema PagoPA per tasse come il bollo auto, ed altre di natura simile, era già in uso anche nel 2019. Semplicemente, a partire dal 1° gennaio 2020 si chiude una volta per tutte il canale che le agenzie di pratiche auto conservavano per i pagamenti su veicoli intestati a residenti in altre regioni, inizialmente esclusi da PagoPA. Ora che il circuito riceve anche i pagamenti di questo tipo, non c’è più ragione di mantenere il canale alternativo. Come funziona, quindi? Gli automobilisti che vogliono pagare attraverso i sistemi elettronici attualmente abilitati (sito, app, bancomat, home banking, etc.) possono tranquillamente conservare le proprie abitudini, versando l’importo dovuto con carta di credito o di debito, addebito in conto corrente, o con tutte le altre modalità previste. Chi si reca agli sportelli fisici (Poste, banca, sportelli dell'Agenzia di riscossione, etc.) dovrà invece consegnare all'operatore il modulo PagoPA, anziché il classico bollettino Rav.
PagoPA, si paga il bollo anche tramite app
ALTOLÀ EVASORI Rivoluzione del sistema pagamenti, ma non solo. Dal 2020 entrerà in funzione con ogni probabilità anche un meccanismo per contrastare l'evasione del bollo in modo più efficace. Una banca dati unica che faccia confluire nel sistema informativo del Pubblico registro amministrativo (Pra) gestito dall’Aci i dati relativi alle tasse automobilistiche, così come i dati degli archivi in possesso di Agenzia delle Entrate, Regioni e Province autonome. Incrociando le informazioni, scovare i furbetti sarà più semplice. Meglio digerire il rospo, e rassegnarsi a pagare entro scadenza.