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Tasse automobilistiche

Bollo auto, calcolo in base ad emissioni CO2? La proposta


Avatar di Lorenzo Centenari, il 16/11/18

6 anni fa - Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa: in arrivo formula bonus-malus

Bollo auto, dal 2019 calcolo in base a emissioni CO2? La proposta

Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa: "In arrivo riforma della tassa secondo la formula del bonus-malus". Più consumi, più paghi

ECO-TASSA Trattò l'argomento anche il precedente esecutivo, ora il bollo auto e una possibile riforma a riguardo tornano di attualità. Dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, il suggerimento di un meccanismo che anziché in base alla potenza, anziché inoltre alla classe antinquinamento, maturi l'importo da versare all'erario a seconda del tasso di CO2 effettivamente rilasciato in atmosfera. Più si inquina, più si paga, e non più per scaglioni, bensì in maniera direttamente proporzionale.

BONUS MALUS Costa ha anticipato la possibile rivoluzione a margine dell'accordo tra Governo e Regione Lazio per l'innalzamento della qualità dell'aria a Roma e in altri centri urbani del territorio, misura che a partire dal 1° gennaio prevede tra le altre cose il divieto di circolazione ai diesel pre Euro 4 per il centro storico della Capitale. Quali, dunque, le linee guida della mini-riforma della tassa di possesso? Senza per il momento essere entrato nei particolari, il ministro cita il criterio "bonus malus", quindi un sistema premiante per quelle auto dalle emissioni contenute, e punitivo per i modelli più inquinanti.

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TASSA O ACCISA? Poiché non si conoscono i dettagli dell'iniziativa, né tantomeno le tempistiche di una norma ancora in fase di studio, oggi come oggi si può solo tirare a indovinare. Nuovo bollo auto calcolato secondo i valori ufficiali di emissioni di anidride carbonica, quindi di consumo di carburante (i due parametri viaggiano in parallelo)? Oppure, e sarebbe un'autentica svolta, abolizione dell'imposta diretta e conversione della tassa in accisa indiretta da applicare al costo unitario alla pompa di benzina e gasolio

GUIDO, QUINDI PAGO Nel secondo caso, a prevalere sarebbe il principio democratico secondo il quale il bollo è tanto più oneroso quanto più si guida l'auto, quindi (tornando alla filosofia accennata dal ministro) quanto più si inquina. Il flusso di denaro nele casse regionali non subirebbe interruzioni, anzi: il sistema di riscossione sarebbe ancor più snello ed automatico di quanto non accada oggi. Stay tuned per ricevere aggiornamenti.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 16/11/2018
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