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Tasse automobilistiche

Nuovo bollo auto, tassa di possesso o tassa sul consumo?


Avatar di Lorenzo Centenari, il 13/12/18

6 anni fa - Riforma entro fine 2018: bollo in base a CO2 o ai chilometri percorsi

Bollo auto 2019: come cambia, come viene calcolato, chi paga di più

La riforma verrà approvata entro fine 2018: bollo auto in base a emissioni CO2 o a chilometraggio percorso. Chi vince, chi perde

GUIDO, QUINDI PAGO Scade il 31 dicembre, va pagato entro il 31 gennaio. Sulla maggioranza delle auto, almeno. Stiamo parlando della tassa di possesso, bollo per gli amici, imposta che puntuale (più antipatica del canone Rai) bussa al finestrino all’inizio di ogni anno, e che dal 2019 riceverà con ogni probabilità qualche ritocco. Abolirlo, manco a parlarne. La revisione al vaglio del Governo, preannunciata nelle scorse settimane dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, consiste semmai nella trasformazione da una tassa legata alla proprietà a una tassa al consumo, dall’importo cioè proporzionale all’effettivo utilizzo del veicolo.

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INQUINARE COSTA La proposta del ministro Costa si ispira in fin dei conti alle linee guida imposte tempo fa dall’Unione europea, direttive in base alle quali chi più inquina, più paga. Giorni decisivi, questi, affinché la norma acquisti la sua formula definitiva. Al momento non è ancora del tutto chiaro se ad esempio il fisco calcolerà il nuovo bollo auto utilizzando come parametro le emissione di CO2 dichiarate dal Costruttore in sede di omologazione, oppure in base alla effettiva percorrenza registrata nell’anno precedente. O ancora, sulla stima di chilometri che verranno coperti nel corso dell’anno (salvo eventualmente andare a conguaglio al termine dei 12 mesi?).

VINCITORI E VINTI Solo ipotesi, in attesa delle legge. Ambedue le soluzioni rischiano tuttavia di scontentare buona parte degli utenti. Dal momento che, mentre la prima strada colpisce duro le tasche dei possessori di veicoli di dimensioni e cilindrata maggiori della media, ma anche i proprietari di auto di vecchia generazione (notoriamente più inquinanti a parità di potenza), l’alternativa (bollo in base ai km percorsi) va a svantaggio degli stakanovisti del volante, specie di coloro che utilizzano l’auto per necessità, e il cui tragitto casa-lavoro rischia di costare ancor di più che non adesso. Stiamo a vedere.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 13/12/2018
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