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Mobilità sostenibile

Cosa guideremo da qui al 2030? I dati di Bosch [video]


Avatar di Emanuele Colombo, il 12/12/20

3 anni fa - Il futuro dell'auto secondo Bosch: ricerca e soluzioni tecnologiche

Benzina, diesel, ibrido, elettrico, idrogeno: Bosch dice che...
Un'indagine di Bosch mostra che in futuro non guideremo solo auto elettriche, ma anche Diesel, benzina, ibride e a idrogeno

IRRINUNCIABILE Toglietemi tutto, ma non la mia auto: è questa la richiesta che emerge dal sondaggio sul futuro dei mezzi di trasporto condotto in Europa da Innofact per conto di Bosch, il colosso tedesco di componentistica e tecnologie. Delle 2.619 persone che, tra Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna hanno risposto al sondaggio, circa il 60% non può immaginare di vivere senza un'automobile e la gran parte del restante 40% potrebbe farne a meno solo occasionalmente.

I giovani e l'auto: infografica tratta dal sondaggio BoschI giovani e l'auto: infografica tratta dal sondaggio Bosch

ANCHE PER I GIOVANI Se chi abita in città, con i servizi pubblici a disposizione, si mostra più flessibile a un'eventuale rinuncia, nelle aree rurali la necessità di possedere un proprio mezzo di trasporto è manifestata dal 77% degli intervistati. Un dato più che comprensibile, del resto. Persino tra chi ora appartiene alla generazione tra i 18 e i 29 anni di età, che spesso si ritiene meno interessata all'auto rispetto a chi l'ha preceduta, circa la metà delle risposte indicano il chiaro desiderio di possesso del mezzo a quattro ruote. 

PER NON RINUNCIARE ALLA FLESSIBILITÀ Il motivo di questo perdurante successo è chiaro e risiede principalmente nella flessibilità che la macchina consente negli spostamenti: “L'auto rimarrà il mezzo di trasporto numero uno nel predicibile futuro”, chiosa Stefan Hartung, membro del consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH e presidente del settore Mobility Solutions. Il panorama, però, è complicato e le sfide per il futuro sono fare in modo che la gente possa ancora permettersi le auto e che queste vadano incontro sempre di più alle esigenze di salvaguardia dell'ambiente.

Faresti a meno dell'auto? Le risposte nei vari Paesi europei nel sondaggio di BoschFaresti a meno dell'auto? Le risposte nei vari Paesi europei nel sondaggio di Bosch

RICERCA A TUTTO CAMPO L'automobile, insomma, non è una specie in via d'estinzione e in qualità di fornitore delle principali case automobilistiche, Bosch è in prima linea nella trasformazione in atto. Alla domanda ''Che cosa guideremo nel prossimo futuro?” la risposta è articolata. Elemento chiave è la neutralità tecnologica: se da un lato gran parte dei media presentano come unico punto d'arrivo la mobilità elettrica, il colosso tedesco non limita il suo raggio d'azione alle tecnologie per l'elettrificazione totale, ma spinge la ricerca in tutte le direzioni.

NON SOLO ELETTRICHE Il punto è che nel futuro prossimo - ma anche a lungo termine - non esisterà una tecnologia dominante per i propulsori dell’auto, ma una scelta ampia di alternative capaci di rispondere a esigenze differenti. La stessa Commissione Europea, che prende in esame diversi possibili scenari a lungo termine, con un orizzonte fino al 2050, non vede una convergenza totale verso un'unica forma di alimentazione.

I vari tipi di alimentazione da qui al 2030 nella ricerca di BoschI vari tipi di alimentazione da qui al 2030 nella ricerca di Bosch

IDROGENO ANCORA IN GIOCO ''Nei prossimi 40 anni, nessun tipo di motorizzazione soddisferà da solo tutti i criteri chiave per l'economia, le prestazioni e l'ambiente'', si legge in uno studio realizzato proprio dalla Commissione Europea in collaborazione con McKinsey. ''Poiché diverse forme di alimentazione incontrano le esigenze di consumatori diversi, è probabile che a livello mondiale si passi da un unico tipo di propulsore (il motore endotermico tradizionale o ICE, n.d.r.) a un portafoglio di sistemi di propulsione in cui BEV (auto elettriche a batterie) e FCEV (veicoli elettrici a fuel cell, cioè alimentati a idrogeno) svolgeranno un ruolo complementare''.

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A CIASCUNO IL SUO I risultati dello studio, che potete scaricare in PDF cliccando sull'icona in fondo all'articolo, mostrano che ''i BEV sono ideali per le auto più piccole e i viaggi più brevi, i FCEV per vetture medio/grandi e viaggi più lunghi, con i PHEV che forniscono una soluzione intermedia a zero emissioni''. Qui sotto un'infografica tratta dallo studio che schematizza pro e contro delle varie soluzioni in base ai criteri delle prestazioni, dell'impatto ambientale ed economico, con un orizzonte temporale limitato al 2030.

Commissione Europea/McKinsey: pro e contro dei tipi di alimentazione al 2030Commissione Europea/McKinsey: pro e contro dei tipi di alimentazione al 2030

IL PUNTO DI PARTENZA Del resto, se guardiamo al presente o al futuro più prossimo, secondo il sondaggio citato in apertura metà degli intervistati hnno dichiarato che, se dovessero comprare l'auto domani, la comprerebbero con un tradizionale motore endotermico. Una fotografia che, del resto, coincide con i dati di mercato (qui i numeri aggiornati a novembre 2020). Ecco dunque che nel paniere di proposte di Bosch non mancano tecnologie per sviluppare tutti i settori dell'autotrazione.

DA QUI AL 2030 Vero: alla domanda su quale sarà il tipo di trazione più utilizzata nel 2030, circa il 68% degli intervistati in Europa vede l’elettrico in pole position, davanti ai motori ibridi e a combustione. I partecipanti al sondaggio hanno poi riconosciuto il potenziale delle auto con alimentazione a fuel cell: la variante di auto elettriche alimentate a idrogeno invece che da una batteria. Circa un intervistato su tre pensa che questo sistema di propulsione rappresenti il futuro della mobilità. Ecco perché: ''Solo quest'anno Bosch investirà 500 milioni di euro nel settore. Allo stesso tempo, stiamo perfezionando continuamente il motore a combustione interna, poiché è ancora necessario'', dice Stefan Hartung.

Bosch: i vantaggi del sistema ibridoBosch: i vantaggi del sistema ibrido

BENZINA E DIESEL In tema di motori a combustione, i fronti di sviluppo sono molteplici. Da un lato ci sono nuovi accorgimenti tecnici volti a ridurre ulteriormente le emissioni dei propulsori a benzina come dei Diesel. Gli ultimi sviluppi prevedono modifiche al motore e un moderno trattamento dei gas di scarico, per ridurre le emissioni di particolati dei motori a benzina fino a un livello del 70% inferiore rispetto allo standard Euro 6d. Dall'altro, Bosch punta sulla diffusione di carburanti sintetici ottenuti con l'aiuto di energie rinnovabili, che possono rendere i motori a combustione neutri dal punto di vista della CO2.

NON SOLO MOTORI Oltre al vantaggio della riduzione delle emissioni, i carburanti sintetici consentirebbero di ridurre praticamente a zero la produzione di fuliggine, dice il colosso tedesco, con conseguente taglio dei costi delle tecnologie di trattamento dei gas di scarico. E non mancano accorgimenti che non riguardano direttamente il motore, ma impattano comunque sulle emissioni complessive del veicolo: in particolare sul particolato emesso dagli impianti frenanti. Gli speciali dischi freno Bosch iDisc tagliano del 90% la polvere sprigionata durante l'attrito rispetto a un disco tradizionale. E il sistema di frenata rigenerativa può ridurre la polvere dei freni di oltre il 95% nei veicoli elettrici.

TUTTE LE FACCE DELL'IBRIDO A proposito di elettrificazione, la proposta di Bosch parte da soluzioni entry-level - per la realizzazione di auto mild hybrid con sistemi a 48 volt con frenata rigenerativa - per arrivare ai sistemi plug-in hybrid PHEV, che come sappiamo consentono la ricarica via cavo del pacco batterie e di coprire con la sua autonomia brevi distanze a emissioni zero. Il tutto passando per le architetture full hybrid o Strong Hybrid (sHEV), come le chiamano alcuni, che si pongono a metà strada tra le ibride mild e le plug-in. E non mancano, nel suo portfolio, le e-bike ossia bici a pedalata assistita: ibride anche loro, che combinano la potenza elettrica a quella muscolare. Ma questa, come si suol dire, è un'altra storia.

AllegatoDimensione
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Pubblicato da Emanuele Colombo, 12/12/2020
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