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Autostrade

Idea: caselli e aree di servizio alimentati dalle... auto. Video


Avatar di Lorenzo Centenari, il 02/11/23

1 anno fa - In Italia prima sperimentazione al mondo di un sistema rivoluzionario

L'energia cinetica che si trasforma in energia elettrica. Al via in Italia prima sperimentazione al mondo di un sistema rivoluzionario

Quell'energia tanto invisibile, quanto preziosa ed abbondante. Sprecarla è un vero peccato. E allora perché non provare a ''riciclarla'' e a usarla per far funzionare un'intera stazione di servizio o una stazione di pedaggio? L'energia è quella prodotta dalle auto in movimento, l'intuizione è invece quella di raccoglierla e riutilizzarla per dare corrente a infrastrutture fisse, in un sistema circolare il cui principio è semplice e virtuoso, ma dall'applicazione pratica assai più complessa. Autostrade per l'Italia sembra tuttavia avere trovato la formula magica. Il progetto prende il nome di Kinetic energy harvesting from vehicles (o KEHV) ed è pronto per la sperimentazione. Clicca Play sulla foto di cover per il video che mostra il funzionamento.

Automobili come ''generatori'' di energia, al via il progetto pilota di AutostradeAutomobili come ''generatori'' di energia, al via il progetto pilota di Autostrade

SI PARTE KHEV è il primo progetto al mondo di una piattaforma tecnologica capace di trasformare in energia elettrica l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione, energia altrimenti dissipata in calore dai freni. Sviluppata da Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia e leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni avanzate di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture, la tecnologia è già in fase di collaudo sulla A1 Autostrada del Sole, area di servizio di Arno Est

CIRCOLO VIRTUOSO Secondo le prime stime, grazie al passaggio medio giornaliero di 9 mila veicoli, con un unico modulo sarà possibile produrre 30 Megawattora all’anno, pari a una riduzione di 11 tonnellate di CO2. Cioè un valore che corrisponde al consumo annuo di elettricità di un condominio composto da 10 famiglie. In una barriera autostradale come Firenze Ovest, ad esempio, il consumo di elettricità è pari a circa 60 MWh/anno. Grazie all’installazione di due impianti, il fabbisogno energetico della stazione verrebbe quindi azzerato. Toscana, ma prossimamente test anche in Lombardia: tipo alle barriere di Milano Nord e Milano Sud, stazioni con un traffico giornaliero medio di circa 8 mila veicoli pesanti e 63 mila veicoli leggeri, e presso le quali gli impianti distribuiti sulle piste potrebbero raggiungere una produzione annua complessiva di oltre 200 MWh, con un risparmio di 70 tonnellate di CO2/anno.

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TECNICAMENTE PARLANDO Il progetto KEHV è basato su LYBRA, impianto sviluppato dalla startup 20energy. Un veicolo che passa sopra al modulo attiva un generatore elettromeccanico, l'energia elettrica viene resa fruibile mediante un convertitore elettronico che ne permette la connessione alla rete. In un’area di servizio, l’energia prodotta potrebbe così essere utilizzata per alimentare l’illuminazione, la cartellonistica pubblicitaria, le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. Nel caso della stazione di pedaggio, l’energia generata verrebbe invece utilizzata per alimentare cassesbarre e illuminazione. Quindi anche il display che ti mostra l'importo del pedaggio, lo fa anche grazie al tuo passaggio: chiedere uno... sconto non sarebbe in fondo una pretesa. In attesa dell'asfalto che ricarica le batterie, per ora è dunque l'auto a funzionare come ''motogeneratore''.

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AGENDA VERDE La sperimentazione - si legge in un comunicato - fa parte dei progetti sviluppati dal Gruppo Aspi in tema innovazione e sostenibilità. In base ai risultati ottenuti, anche questo sistema potrà essere inserito all’interno del più ampio programma Mercury Smart Sustainable Mobility, il piano di Autostrade per l’Italia finalizzato alla creazione di un grande polo unitario e coordinato per l’innovazione tecnologica, al fine di garantire infrastrutture più sicure e partecipare da protagonisti alla rivoluzione che decarbonizzazione, digitalizzazione e nuovi servizi di trasporto stanno apportando a tutti i sistemi di mobilità.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 02/11/2023
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