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Sicurezza pubblica

Bus dirottato, quando l'alternativa all'auto sono i mezzi


Avatar di Lorenzo Centenari, il 20/03/19

5 anni fa - L'attentato riporta di attualità l'efficienza del trasporto pubblico

L'attentato di San Donato Milanese riporta di attualità l'efficienza del trasporto pubblico locale. Strage evitata solo per miracolo

NO COMMENT Qualsiasi considerazione che esuli dai meri fatti di cronaca rischia ora di non essere corretta. Perché l'episodio è ancora fresco. Perché appartiene a quegli eventi che prescindono dalla quotidianità anche della strada, cioè anche di un ring che ogni giorno ci restituisce incidenti mortali. Perché, infine, influenzato dalla rabbia. Contro il responsabile del gesto, ovviamente, ma anche verso coloro che in passato hanno mancato di vigilare su un soggetto non adatto al proprio compito. Perché macchiato da precedenti gravi. A poche ore dalla tragedia sfiorata, alla mente balza solo una battuta amara: se lascio l'auto in garage e prendo il bus, ora rischio anche di non uscirne più, o di uscirne carbonizzato. D'accordo l'imprevisto di un sinistro. D'accordo un passeggero maleducato. Ma un autista in preda a furia pluriomicida, questo no, è inaccettabile.

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INCUBO IN PIENO GIORNO Breve riassunto: l'autista di un autobus con a bordo 51 studenti di un istituto medio inferiore di Crema, un 47enne di origine senegalese e cittadino italiano dal 2004, ha improvvisamente (lucidamente, oppure no) dato di matto, sequestrato i passeggeri facendoli legare ai propri seggiolini, cosparso pavimenti e cappelliere di benzina, infine dirottato il mezzo verso l'aeroporto di Linate, sostenendo di volere compiere una strage per vendicare i migranti morti nel Mediterraneo. Grazie alla chiamata di uno degli alunni a bordo, i Carabinieri hanno rintracciato ed arrestato la corsa del bus lungo la Paullese, nei pressi di San Donato Milanese, riuscendo a liberare gli ostaggi (guarda il video amatoriale) appena prima che l'autista appiccasse il fuoco al mezzo. Nessun ferito grave, ma 12 studenti e due adulti sono stati portati in ospedale per intossicazione. 

DUBBI E CERTEZZE Si conosce il nome dell'autore del tentato omicidio-suicidio, Ousseynou Sy, si conosce la ditta di trasporti per la quale prestava servizio, le Autoguidovie di Crema. In reatà Sy era stato ingaggiato anni fa da un'altra azienda, per poi confluire nell'organico di Autoguidovie dopo che la società ottenne in appalto il trasporto pubblico di Crema. Si conosce infine, a grandi linee, la fedina penale dell'uomo: un precedente per guida in stato di ebbrezza, un'altra denuncia per molestie sessuali, conclusa poi con l'assoluzione. Elementi sufficienti, suggerisce il buon senso, per impedire a una persona di guidare un mezzo pubblico, specie un mezzo pubblico con a bordo minori. Ora Ousseynou Sy verrà indagato per sequestro di persona, strage, incendio e resistenza a pubblico ufficiale. Un mucchio di capi d'accusa che dovrebbero convertirsi in qualche decennio di galera. Giustizia verrà fatta (...), ma a quegli adolescenti, ai loro genitori, come tornerà il coraggio di avventurarsi a bordo di un autobus? 


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 20/03/2019
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