L'auto elettrica è una bestia strana. Alcuni postulati sono validi sia per le auto con motore a scoppio, sia le EV. Altri principi, invece, sulle EV sono disapplicati. È ad esempio risaputo come le basse temperature, sull'autonomia delle auto elettriche, esercitino un impatto primario. Il buon senso, allora, suggerisce che, per mitigare tale impatto, ti conviene mantenere velocità inferiori. E se così non fosse? Se in inverno, più un'elettrica viaggia veloce, meno il pacco batterie soffrirà il freddo? Uno studio USA propone una chiave di lettura sorprendente.
CAMBIAMENTI CLIMATICI Una ricerca sull'autonomia condotta da Geotab, azienda che fornisce servizi telematici per le flotte, ha coinvolto 2.500 veicoli elettrici, dei quali 500 berline e 2.000 furgoni. La tesi è alquanto controintuitiva: rispetto a condizioni di temperatura ideali, a temperature rigide l'autonomia massima di un veicolo elettrico si raggiunge a una velocità più elevata. E come mai? Forse che c'entri il climatizzatore?
Autonomia auto elettriche e climatizzazione: relazioni pericolose
EQUAZIONI La discriminante è proprio la funzione di riscaldamento degli interni. Sostiene Geotab che a una temperatura di 20 °C, per spremere il 100% dell'autonomia, la velocità ideale per un veicolo elettrico è 30 km/h. Diversamente, a una temperatura di 0 °C l'autonomia raggiunge il massimo a una velocità esattamente doppia, cioè 60 km/h. Questo perché, a velocità moderate, sull'indice di percorrenza - sempre riportando le considerazioni dello studio - il climatizzatore (che si presume essere acceso) esprime un impatto maggiore della resistenza aerodinamica. Quindi, meno tempo trascorri con il clima in funzione, meno si scaricherà la batteria. Abbastanza curiosamente, al crescere della velocità l'impatto del climatizzatore si riduce. Questo perché, una volta raggiunti i 113 km/h (l'equivalente delle 70 miglia orarie prese a riferimento dal report), a esercitare un'influenza superiore sull'autonomia inizia ad essere proprio la resistenza dell'aria. Non è un caso, insomma, che la modalità ''Eco'' di numerosi modelli full electric preveda proprio l'esclusione, o la parzializzazione, del clima automatico.
L'autonomia dipende dalla relazione tra velocità e temperatura esterna
IL GENERALE INVERNO Attenzione: questo non significa affatto che l'autonomia di un veicolo elettrico, col freddo, sia maggiore. Il contrario. A 20 °C, secondo le (ottimistiche) stime di Geotab, l'autonomia massima possibile con una batteria da 65 kWh sarebbe di poco inferiore a 650 km. A 0 °C, l'indice calerebbe a poco più di 400 km. Anche alla velocità ideale per i climi freddi, un'elettrica andrà più lontano se la temperatura è mite: a 60 km/h, una EV percorrerà circa 400 km a 0°C e circa 560 km a 20°C.
In inverno...pesta sul gas
IN CONCLUSIONE La legge fisico-chimica secondo la quale in inverno l'autonomia di un'auto elettrica è complessivamente inferiore resta valida. La buona notizia, secondo la ricerca, sarebbe che, in proporzione, in inverno la perdita di autonomia è inferiore durante i viaggi in autostrada, rispetto a quando circoli in città a basse velocità. La differenza, è che in città una colonnina ormai la trovi facilmente. In autostrada, se fai male i calcoli, il rischio di restare ''a secco'' è più elevato. Sia in estate, sia in inverno.