Più che la presenza capillare sul territorio, al momento, preoccupa che molte di quelle segnalate non sono efficienti oppure occupate abusivamente da veicoli in sosta, ma tant'è: uno dei freni alla penetrazione delle auto elettriche si ritiene essere la rete delle stazioni di ricarica insufficiente. Ed ecco che, per risolvere la questione, la UE ha appena approvato la legge di cui vi avevamo anticipato, che impone di avere colonnine almeno ogni 60 km entro il 2025. Oggetto del testo anche la rete di stazioni per il rifornimento di idrogeno, ma andiamo con ordine.
ELETTRICITÀ E DIDROGENO Tutto acadrà nei prossimi 18 mesi e riguarderà la Rete Trans-Europea di Trasporto (TEN-T): in pratica, le autostrade. Le nuove regole esigono che stazioni di ricarica ad alta potenza per veicoli elettrici siano installate ogni 60 km lungo le strade principali dell'UE entro il 2025. Le stazioni di rifornimento per i veicoli a idrogeno dovranno essere costruite nelle principali città e ogni 200 km, a disposizione di auto, veicoli commerciali e mezzi per il trasporto pesante.
Un camion del progetto Project Portal di Toyota
E DOPO IL 2025... Le nuove regole, chiamate Alternative Fuel Infrastructure Regulation (AFIR), insisteranno affinché le colonnine di ricarica per auto e furgoni possano fornire almeno 150 kW di potenza; dovranno inoltre accettare pagamenti contactless e fornire informazioni complete sui prezzi e sulla disponibilità dei punti di ricarica in tempo reale: tramite ''mezzi elettronici'' come app per smartphone o navigatori GPS. Dal 2025 in poi scatterà anche l'obbligo di punti di ricarica da almeno 350 kW per la ricarica dei mezzi pesanti: ogni 60 km lungo la rete autostradale e ogni 100 km su altre strade ad alta percorrenza.