Tesi: le auto elettriche cinesi vendute in Europa costano di meno delle elettriche ''made in UE''. Ipotesi: Pechino, a beneficio dei marchi cinesi, stanzia enormi aiuti pubblici e ''droga'' il mercato. L'annuncio della presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen di un'indagine per stabilire una eventuale concorrenza sleale ha accesso i riflettori su un argomento, quello della battaglia commerciale tra le Case auto del Dragone e i brand del Vecchio Continente, destinato a tenere impegnati gli automobilisti e gli addetti ai lavori per il prossimo decennio almeno (poi chissà che cosa ci riserverà il futuro, quello ancora più remoto). Trascurando per il momento l'aspetto geopolitico, approfondiamo invece i contenuti stessi sui quali l'indagine dell'UE si fonda. Ovvero, i prezzi delle EV cinesi, confrontati con i prezzi delle EV europee pari categoria. Premessa: un paragone lineare non è affatto semplice, né - onestamente - ha tutto questo senso. Per adesso.
Europa - Cina, il campo di gioco è (anche) quello delle auto elettriche
REGOLAMENTO
Limitiamo innanzitutto il nostro rapportino alle vetture full electric, poiché è proprio quello delle auto 100% elettriche il mercato su cui si concentrano le indagini dell'Unione Europea, nonché il mercato, in prospettiva, a indice di crescita maggiore,. E pazienza se in Italia, nel 2023, rappresenta ancora poco più che una semplice nicchia (3,9% di quota). Altra considerazione: la penetrazione di alcuni marchi cinesi ha già raggiunto i principali Paesi europei, ma non ancora il nostro. Marchi come Nio, XPeng, Zeekr, Wey, si uniranno presto alla compagnia. Ma non sono ancora importati. Circoscriviamo dunque la ricerca al mercato italiano, che è tuttavia un sotto-mercato UE che per la Cina è (ancora) secondario.
Wey Coffee 01: non ancora importata in Italia
NAZIONALITÀ... INCERTA Verificare e misurare il vantaggio competitivo del quale le elettriche ''made in China'' godrebbero nei confronti delle omologhe dei brand occidentali (trascuriamo qui anche giapponesi, coreane e nordamericane) è un esercizio fondamentalmente sterile in quanto l'offerta cinese in Italia, al momento, più che in una posizione di concorrenza diretta esprime, nei riguardi dell'offerta più tradizionale, un ruolo complementare. Per qualità, performance, l'immagine stessa percepita. Un altro equivoco: come stabilire l'origine cinese di un modello, dal momento che sono più di uno i marchi europei confluiti in grandi Gruppi del Paese asiatico? Così come non mancano i casi di veicoli a marchio europeo a tutti gli effetti, ma costruiti in Cina. A noi, ne viene in mente uno... clamoroso, vedi prossimo paragrafo. Insomma, è un ginepraio.
CITYCAR EV
Ordiniamo la ricerca per segmento di mercato e cominciamo dalle utilitarie: vere e proprie citycar elettriche cinesi, chi le ha viste? Tra le piccole, si possono giusto citare Dacia Spring, passaporto franco-rumeno ma cromosomi cinesi (è costruita nello stabilimento di Shiyan dalla eGT New Energy Automotive, società nata dalla joint venture tra la locale Dongfeng e l'Alleanza Renault-Nissan nel 2017), che parte da 21.450 euro al netto di incentivi, e DR 1.0 (che di listino parte da 26.900 euro), assemblata dall'italiana DR Automobiles ma a sua volta un ''clone'' di tale Chery eQ1, mini EV in vendita in patria dal 2017. Considerando la due posti Smart EQ ForTwo (da 25.210 euro) un caso a sé, regina incontrastata delle utilitarie elettriche nostrane - in attesa di conoscere VW ID.2 e le derivate a marchio Skoda e Cupra - è lei, Fiat 500, che parte da 29.950 euro. Non dimentichiamoci di Mini Cooper E, prezzo base 37.650 euro (ma è di fascia ''premium''). Certo, sono entrambe più costose. Il gap in termini di stile, qualità, feeling di guida, prestazioni ed efficienza, è tuttavia a dir poco favorevole al Cinquino a batterie e a Mini Electric.
Dacia Spring: passaporto UE, genetica cinese
SUV E CROSSOVER COMPATTI
Più interessanti sono semmai i parallelismi nel segmento delle compatte, specie nella sottocategoria SUV/crossover. Prendiamo in esame i marchi e i modelli più conosciuti (o meno sconosciuti).
BYD Dolphyn: quale prezzo?
SUB-COMPACT SUV Nei segmenti B/C, auto come la recentissima BYD Dolphin e la più collaudata MG4 Electric gareggiano (in teoria) contro Peugeot e-2008, Opel Mokka-e, Renault Megane E-Tech, Volkswagen ID.3, mettici pure Cupra Born. Corre in nostro soccorso un schemino (vedi sotto) nel quale aggiungiamo, per completezza, anche una manciata di e-SUV cinesi di segmento D. Come si evince, a parità di dimensioni o quasi, il differenziale prezzo Cina-Europa oscilla tra gli 8.000 e i 10.000 euro circa. Di stazza leggermente inferiore sono poi sia Fiat 600e, sia Jeep Avenger: un delta prezzo di poco inferiore, ma che è sempre a vantaggio delle EV cinesi. Un discorso a parte, infine, sono i casi di Smart #1 e Volvo EX30: metà europea (Daimler), metà cinese (Geely) il crossover Smart, design svedese e meccanica cinese (sempre Geely) il nuovo SUV compatto Volvo.
SUV/CROSSOVER CINESI | PREZZO DA | SUV/CROSSOVER EUROPEI | PREZZO DA |
Aiways U5 (seg. D) | 43.500 euro | Citroen e-C4 | 38.250 euro |
BYD Dolphin | 30.790 euro | Cupra Born | 41.100 euro |
BYD ATTO 3 | 41.990 euro | Fiat 600e | 35.950 euro |
MG4 Electric | 30.790 euro | Jeep Avenger | 37.900 euro |
MG ZS EV | 34.900 euro | Opel Mokka-e | 40.000 euro |
MG Marvel R (seg. D) | 42.690 euro | Peugeot e-2008 | 38.150 euro |
Smart #1 (?) | 40.650 euro | Renault Mégane E-Tech | 40.950 euro |
Volvo EX30 (?) | 35.900 euro | Volkswagen ID.4 | 56.600 euro |
COMPACT SUV Tra i SUV di dimensioni sopra i 4 metri e 30 (segmento C ''pieno''), BYD Atto 3 ed MG ZS EV sfidano Citroen e-C4 e Volkswagen ID.4. Crescono le misure e la forbice si amplia, con le cinesi che mediamente sono comunque proposte a un prezzo più favorevole, ma con caratteristiche tecniche che invece sono sfavorevoli. Station wagon full electric? Il solo attore di un mercato quasi inesistente è MG5 Electric (da 34.490 euro), che detiene il monopolio.
MG5 Electric, l'unica wagon full electric (marchi premium esclusi)
CONCLUSIONI
Ci fermiamo qui e lasciamo fuori sia i segmenti superiori intesi come dimensioni, sia i veicoli di fascia premium, entrambi territori in cui ogni comparazione perde leggermente di significato. Senza contare che la nazionalità anche di certi modelli sportivi o di lusso è ambigua (Lotus Eletre è cinese o europea? E Polestar 2 e Polestar 3?). In conclusione: la Coppa Euroasiatica delle auto elettriche sta ancora attraversando la fase a gironi e le squadre sono ancora impegnate a studiarsi a vicenda. Da una parte e dall'altra del campo, negli anni fioriranno una new entry dopo l'altra e il match acquisterà maggior significato. Ci riaggiorniamo nel 2024, meglio ancora nel 2028. Al momento, il mercato è ancora in fase di maturazione, non c'è una diretta concorrenza vera e propria. Prezzi diversi, per prodotti, tra loro, diversi.
Lotus Eletre: dove pensi che sia costruito?