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Editoriale

Elettriche meno care di benzina e diesel dal 2027? Parliamone


Avatar di Lorenzo Centenari, il 16/05/21

3 anni fa - Lo studio di Bloomberg sembra inattaccabile. Ma se ci fosse il trucco?

Elettriche al prezzo di benzina e diesel dal 2026. Vero o falso?
Lo studio di Bloomberg sembra inattaccabile. Ma se dietro si celasse un piccolo...trucco? Dire "stesso prezzo" è diverso da...

''CARA'' AUTO ELETTRICA Chi ne abbia mai guidata una, già dell'auto elettrica conosce le virtù. Potenza, coppia, comfort, spesso anche tecnologia di bordo superiore. Ma un test drive è una breve fuga romantica, tutto sembra perfetto. La convivenza quotidiana: quella sì, metterà a nudo anche eventuali lati oscuri. A cominciare dalla cerimonia di fidanzamento, quella che si celebra in speciali cattedrali che si chiamano concessionarie. Hai voglia a rientrare dall'investimento grazie alle ricariche in DC o in AC, meno onerose di un rifornimento di benzina e diesel: l'auto elettrica costa, eccome se costa. Non manca molto, tuttavia, all'era dei saldi: tempo ancora qualche anno (2026-2027) e le elettriche saranno più economiche delle vetture con motore termico (o ''con motore'', e basta). Lo sostiene il report degli esperti di BloombergNEF, confezionato a beneficio di Transport & Environment. Quindi bene, meglio, a posto così. Oppure no?

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SORPASSO IN 5 MOSSE Lo studio dei ricercatori americani è un autentico e interessantissimo trattato di macroeconomia applicato alla mobilità. Chi avesse la pazienza di leggerlo tutto, lo troverà qui. Grafici e algoritmi a parte, a noi inquilini del 2021 preme ora capire se davvero, tra 5-6 anni, il prezzo medio di un'elettrica sarà competitivo - anche al netto di incentivi - nei confronti di un veicolo tradizionale. Perché questo è ciò che il report dice: calando progressivamente il costo per la produzione delle batterie ad alto voltaggio, cioè l'accessorio che del costo di un EV costituisce più di un quarto del totale, di conseguenza all'utente finale il Costruttore potrà praticare un prezzo ''umano''. Grazie a una rete di ricarica che nel frattempo avrà ramificato, grazie inoltre a tempi di ricarica via via inferiori a causa di tecnologie sempre più all'avanguardia, l'alternativa di un'auto a benzina o diesel non avrà ragione più di esistere. Splittiamo allora le considerazioni a suffragio della tesi, da quelle contrarie.

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ELECTRIC BOOM Affrontando l'argomento su scala globale: nel 2015 il mercato delle elettriche valeva 450.000 unità, nel 2019 era di 2,1 milioni di unità. Nel 2025, secondo le proiezioni, nel mondo si immatricoleranno 8,5 milioni di elettriche. Una quota che nel 2021 ammonta al 2,7% del totale, nel 2025 raggiungerà il 10%. Per le leggi di domanda-offerta e di competizione tra sempre più industrie, naturale che il costo unitario a poco a poco scenda. Il processo, in fondo, è già in atto: dal 2010 al 2019 il costo delle batterie è crollato in media dell'89%, nel solo 2019 è calato del 13%. Da qui al 2030 l'indice dovrebbe diminuire di un altro 58%, assestandosi su un valore di 58 dollari per chilowattora, sufficiente per praticare sugli EV prezzi al consumo inferiori ai vecchi ICE (Internal Combustion Engine). Insomma, che l'elettrico, da qui al 2026, costerà meno (e sarà ancor più performante in termini di autonomia e ricarica veloce), nessuno lo mette in dubbio. È il sorpasso sui motori a combustione, che ancora non convince. O meglio...

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CHI SCENDE, CHI SALE Il sospetto è che, nel 2026-27, il sospirato punto di pareggio l'elettrico lo conquisti anche a causa del contemporaneo aumento dei prezzi dei motori a carburanti classici, alle prese con una normativa-spauracchio, la temutissima Euro 7, che imporrà alle Case limiti sulle emissioni ancora più severi - benché ancora in fase di negoziazione - che non l'Euro 6. Che quindi, motiverà l'impiego di tecnologie costose, il cui impatto non potrà che scaricarsi - almeno in larga parte - sul listino al pubblico. Dopotutto, lo ammette il report stesso: oggi il prezzo medio di un'elettrica (al netto delle imposte) è di 33.300 euro, contro i 18.600 euro di un veicolo benzina o diesel. Nel 2026, azzarda Transport & Environment, i due mondi si incontreranno all'altezza dei 19.000 euro. Visto? Sino al sorpasso vero e proprio: nel 2030, un'elettrica a 16.300 euro, un'auto ''a petrolio'' 19.900 euro. L'influenza delle istituzioni drogherà il mercato, ed è sempre successo. Non mi persuade, casomai, tutta 'sta fretta. E sto a scommetterci, lo studio è un po' ottimista: ancora per una decina d'anni, il popolo voterà il partito dei conservatori.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 16/05/2021
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