Jeager LeColutre festeggia i suoi 175 anni presentando un orologio che incorpora una chiave elettronica. Riservato ai possessori delle DBS di Gaydon, è un condensato di tecnologia e alta ingegneria.
Tra le stelle del Salone di Parigi ci sarà un gioiello della meccanica privo di ruote. Si tratta del nuovo orologio che corona la partnership tra Aston Martin e Jaeger LeCoultre, che va avanti ormai dal 2004. Il nome del nuovo arrivato sembra un codice fiscale: AMVOX2 DBS Transponder ma in mezzo a tante lettere conviene concentrarsi più sull'ultima parola per capire cosa lo renda unico. Pur avendo in tutto e per tutto le fattezze di un orologio da polso, questo Jaeger incorpora infatti anche i microchip che lo rendono a tutti gli effetti una chiave elettronica. Fare convivere tutto all'interno della cassa ha imposto un lavoro certosino di minaturizzazione ai mastri orologiai svizzeri, durato la bellezza di 18 mesi. In questo tempo, i tecnici hanno dovuto anche trovare una posizione per l'antenna esterna alla cassa, che avrebbe fatto da gabbia di Faraday. Alla fine la soluzione si è trovata inserendo il microfilamento ai bordi del vetro zaffiro.
Il DBS Transponder è realizzato sulla cassa dell'AMVOX2 Chronograph, un cronografo che si distingue per l'assenza dei tasti della cronografia, sostituiti da un ingegnosa cassa basculante, che attiva il cronometraggio quando si sblocca il meccanismo e si preme sul vetro all'altezza delle 12. La funzione di Transponder si attiva allo stesso modo: c'è un pulsante che impedisce l'azionamento involontario, sbloccato il quale basta premere sul vetro tra l'8 e il 9 per aprire l'auto, mentre per chiuderla la pressione va fatta tra il 3 e il 4. Una volta a bordo, poi, l'avviamento avviene con un classico pulsante start/stop.
L'AMVOX2 DBS Transponder può essere ordinato solo dai possessori di Aston MArtin DBS presso le concessionarie autorizzate.
