Una buona azione a beneficio della collettività. Oppure, un abuso dei propri diritti di semplice utente della strada. Senso civico o...dispetto? Dipende da quale prospettiva la si guarda. Succede che in Gran Bretagna una nuova app per dispositivi mobili consente ai pedoni di registrare le auto che passano con la fotocamera dello smartphone e determinare se esse stianno superando il limite di velocità. Ebbene, dopo sole alcune settimane sul mercato, l'app e i suoi inventori sono già al centro delle polemiche.
AUTOVELOX FAI-DA-TE Denominata Speedcam Anywhere, l'applicazione sfrutta un software che legge la targa dell'auto, identificando quindi marca, modello e proprietario, determina la distanza tra l'asse anteriore e quello posteriore, quindi confronta queste informazioni con il filmato per calcolare se l'auto viaggiasse a velocità codice, oppure oltre.
PISTOLA GIOCATTOLO Il filmato può essere salvato dall'utente e generare un vero e proprio rapporto, da condividere con le autorità competenti, che provvederanno a elevare al trasgressore ''una bella multina''. Tuttavia, l'app non può essere utilizzata per sanzionare i conducenti, in quanto il Ministero dell'Interno del Regno Unito non la riconosce come dispositivo di rilevamento della velocità certificato. L'app è in preparazione anche per il lancio negli Stati Uniti: probabile che pure oltreoceano il proprio smartphone non si trasformi in una speed camera portatile, rimanendo solo un ''giocattolo'' per chi si sente poliziotto dentro. Per ora, la controversia appartiene esclusivamente alla sfera della privacy. E hai detto niente.
DEUS EX MACHINA Speedcam Anywhere è stato sviluppato da un team di scienziati dell'intelligenza artificiale, provenienti da università del Regno Unito e della Silicon Valley. Le loro identità reali vengono mantenute segrete e non è un caso: la loro casella di posta elettronica sarebbe stata in poco tempo intasata da insulti e minacce da parte di chi, sulle finalità dell'app, non è molto d'accordo.
SPY HARD Uno dei fondatori dell'app, parlando in forma anonima al The Guardian, avrebbe dichiarato: ''Stiamo ricevendo e-mail piuttosto ingiuriose. È un prodotto che divide: alcune persone pensano che sia una buona idea, altre temono che favorisca uno stato di sorveglianza. Tuttavia ci sono 20.000 feriti gravi sulle strade ogni anno: come possiamo ridurli? Quello che noi proponiamo è un deterrente all'eccesso di velocità''.
NO, ANZI SÌ Google inizialmente non ha consentito la pubblicazione dell'app sul suo Play Store, successivamente invece l'ha approvata e ora, in UK, è disponibile per il download per i dispositivi Android. Apple non si è ancora pronunciata, forse nell'attesa di conoscere quale reazioni genererà sulla piattaforma dei rivali. Voi, ad esempio, come la pensate?