Era da un po' che se ne parlava e ora eccola: a turbare i già precari equilibri del segmento C arriva anche la nuova S30 della Volvo. Ha tutte le carte in regola per portare a temine la sua ambiziosa missione: piantare la bandiera di Svezia su una fetta del più importante mercato d'Europa.
COME IL PROFETA Il mercato non sembra intenzionato a cambiare rotta: è sempre l’auto compatta che traina le vendite. Visto allora che la montagna non si vuole proprio muovere, ecco sempre più Case pronte a vestire i panni di Maometto e darsi da fare per andare incontro al grande pubblico. In fondo, si sa che il cliente ha sempre ragione.
COUNTDOWN
E così, a soli pochi giorni di distanza da BMW, un altro marchio "nobile" prova a cimentarsi in un segmento più popolare di quelli di sua abituale competenza. Anche Volvo è ormai pronta al debutto della sua cinque porte compatta. Il suo nome è a dir poco scontato nella logica del conto alla rovescia delle ultime nate in casa Volvo. Dopo la S60, la V50 e la S40, la scelta S30 suona quasi come un obbligo.CODICE GENETICO
La S30 porta i geni stilistici della razza Volvo ben impressi nel Dna e a prima vista nessun altro marchio potrebbe campeggiare mai sulla sua griglia. Tra tante concorrenti né carne né pesce, la S30 ha uno stile inusuale, inconfondibile. Il cofano è un po’ meno aquilino rispetto a quello di recente apparso sulle S40 e V50. Il merito va ai nuovi fari a goccia che si raccordano più dolcemente ai parafanghi e danno un’aria grintosa al frontale.CHE SPALLE!
L’elemento più caratteristico resta comunque la tipica onda che solca la fiancata poco sotto i finestrini, regalando alla S30 due robuste spalle da body builder. Motivo che si estende fino alla coda, leggermente abbozzata e nella quale si intravedono luci sviluppate in altezza, come sulle wagon di Casa Volvo.PRONTA A TUTTO
Un altro particolare che salta all’occhio è lo sbalzo posteriore ridotto in rapporto al passo. La sagoma lascia comunque trasparire una certa attenzione alla capacità di carico, per affrontare i viaggi con tranquillità anche se gli ospiti amano portarsi dietro ben più dello stretto indispensabile.A PIENE MANI
Il travaso di componenti dalla S40 è nell’aria, dagli arredi (con la conferma della console centrale a pannello, sospesa tra la plancia vera e propria e il pavimento) alle parti meccaniche. Inediti saranno il nuovo impianto audio Black Bass sviluppato con Sony e le sospensioni posteriori con un sofisticato schema a rombo indeformabile che andranno a rimpolpare la banca organi del Gruppo Ford.CUORI DI MAMMA
La famiglia dei motori, in particolare, ruota attorno a due unità a benzina e a due a gasolio pescate proprio dalla gamma S40 e V50. Quanto alle prime, l’indice è puntato su un 1.6 da 100 CV e un 1.8 da 125 CV. Per i seguaci di Rudolph Diesel, invece, sono in menù un 1.6 e un 2.0 turbocompressi. Realizzati dalla premiata ditta Ford-Psa, sono dotati nell’ordine di 110 e 136 robusti esemplari di razza equina.RETE DI SICUREZZA
Anche per la S30, Volvo non bada a spese in tema di sicurezza. Dopo S40 e V50, il compito diventa sempre più difficile su dimensioni ancora più compatte. La S30 adotta il sistema STIPS (Safety Total Impact Protection System) che al di là dei facili commenti sul nome rappresenta una ulteriore evoluzione del collaudato sistema di protezione laterale SIPS. Grande attenzione (data la vocazione cittadina della S30 e la nuova normativa in materia) anche ai pedoni, con il nuovo sistema PDA (Pedestrian Defense Approach) sviluppato in collaborazione con l’Università di Goteborg e la facoltà di Health&Caring del professor Olaf A. Dummasill.FUTURO PROSSIMO
In un epoca successiva al lancio non è da escludere l’entrata in listino di motori a benzina di maggiore cubatura, forse anche turbo. Si mormora poi dell’arrivo di una versione a trazione integrale con il collaudato sistema Awd. Parlare di prezzi è assolutamente prematuro ma ipotizzando una base attorno ai 20.000 euro si dovrebbe sentire in lontananza una voce dire "...fuochino..".Pubblicato da Paolo Sardi, 01/04/2004