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Anteprima: Renault Modus


Avatar Redazionale, il 23/05/04

20 anni fa -

Dai riflettori di Ginevra alle vetrine dei concessionari il passo è breve. Con piccole modifiche, la Modus vista alla rassegna elevetica debutterà in autunno sulle strade. Ecco le prime foto ufficiali e la composizione della gamma.

POLE POSITION Stavolta l’Idea non l’hanno avuta per primi. C’era già arrivata la Fiat, ci ha già riflettuto la Opel con la Meriva: una multispazio in formato metropolitano. Senza fare il Verso ai furgoncini (come certe giapponesi), ma offrendo linea carina e tanta praticità al giusto prezzo. La Renault si presenta all’appuntamento quasi con il fiatone, ma in tempo per convicere i clienti dei vantaggi delle monovolume piccole.

ANELLI

La Modus è un po’ l’anello di congiunzione fra Clio e Scénic: non troppo lunga, né ristretta a quattro posti; non traboccante di soluzioni ingegnose, ma neppure povera di vani e versatilità. È l’ideale per chi ha sempre amato la più piccola delle Renault, rimpiangendo di non poterla comprare con più porte e più funzionalità.

NEO-ROTONDO

Lo stile dopo oltre dieci anni rimane praticamente lo stesso: linee tondeggianti e spiritose, tanta vetratura per illuminare gli interni (parabrezza 1,32 m2) e qualche originalità. Oggi tutto sembra più sobrio, racchiuso in una forma che non ha certo la carica rivoluzionaria della vecchia monovolumetta: ma restano forti i tratti ludici del design morbido inizi anni Novanta.

RETROSPETTIVA

Sul frontale i due occhioni si spalancano rivelando tutta la loro tecnologia. Possono seguire la strada in curva con una lampada aggiuntiva, alzare il fascio luminoso dello Xeno senza abbagliare. Nella coda c’è più design, di quello marchiato Régie, con la fanaleria a bordi arrotondati che si inserisce nel portellone. Certe francesi, si sa, vanno guardate da dietro.

ACQUA E SAPONE

All’interno la plancia è attuale ma semplice, pulita, dominata anch’essa da linee curve. Lo scomparto di fronte al conducente è ricalcato con la carta carbone dall'Idea, ma non mancano piacevoli tocchi molto Mégane. Al centro s’illumina un dispaly completo e tecnologico, che sembra la strumentazione della Twingo passata per le mani di Bill Gates.

TRIPTIC

Non si poteva rinunciare ai posti posteriori ricentrabili, ormai un must sulle multispazio. Il divanetto si chiama Triptic (che con gli amici fa più figo di "sedile ribaltabile"); può scorrere per 17 centimetri, e nelle posizioni più avanzate è possibile spostare ai lati le due sedute, abbassando poi  lo schienale centrale e creando il terzo posto.

NIENTE MIRACOLI, MA…

In condizioni normali il bagagliaio non è enorme: la scheda tecnica parla di 198 litri. Si vede che alla Régie per i miracoli si stanno ancora attrezzando. In fondo pare difficile chiedere di più senza arrossire: fuori la vettura è lunga appena 379 cm (contro i 377 dell’attuale Clio), benché alta 159. L’impossibile invece gli ingegneri francesi l’hanno già fatto, visto che per i passeggeri posteriori all’interno sono misurabili ben 134,5 cm di larghezza.

BICICLETTE FLESSIBILI

A compensare la volumetria c’è il fatto che il vano bagagli può aprirsi a seconda delle necessità. Spesa del sabato mattina al supermercato? Apertura tradizionale: bocca vorace da Espace. Parcheggio cittadino con auto dietro a breve distanza? La parte inferiore del portellone si sblocca indipendentemente, e si inclina a ribaltina verso il basso. In più i progettisti si sono inventati un sistema di fissaggio biciclette da adulti, che sopporta un massimo di 30 kg, si inserisce con facilità nel paraurti e a campeggio finito si ripiega nel bagagliaio.

DOPO L’ESTATE

Così attrezzata, la Modus arriverà nelle vetrine delle concessionarie ad autunno con una gamma di cinque motori, tre a benzina e due a gasolio. Per tutti il partner naturale è un cambio manuale a cinque marce. Quattro i livelli di allestimento previsti al lancio: Authentique, Expression, Dynamique e Privilège. A questi si aggiungerà anche l’Initiale, che prenderà il ruolo di capofamiglia nel 2005.

1.2 16V

La motorizzazione base è il milledue a benzina, che eroga 75 CV e 105 Nm portando la Modus a toccare i 163 km/h. Il passaggio da 0 a 100 km/h avviene in 13,5 secondi mentre i consumi medi sono nell’ordine dei 6 litri ogni 100 km.

1.4 16V

La versione intermedia è il millequattro da 98 CV. In questo caso la coppia sale a 127 Nm e la velocità arriva a 177 km/h. Nello 0-100 il cronometro si ferma dopo 11,4 secondi, con gli iniettori che nell’arco di 100 km spruzzano 6,7 litri di benzina.

1.6 16V

Solo poco più assetata è la millesei, che per percorrere la stessa strada richiede 6,8 litri. Qui la potenza è di 113 CV e la coppia di 151 Nm, con una velocità di 188 km/h e un tempo di 10,3 secondi nella canonica prova d’accelerazione.

1.5 dCi 65 CV

Non altrettanto vivace è la più tranquilla delle due turbodiesel. Con i suoi 65 CV e 160 Nm, questa Modus raggiunge i 100 km/h dopo 15,9 secondi e, insistendo con il pedale, si spinge fino a 156 km/h. Qui però sono anche i consumi a crollare: la richiesta è di 4,7 litri di gasolio ogni 100 km.

1.5 dCi 82 CV

Ancor più parca si dimostra a sorpresa la versione più brillante, quella da 82 CV e 185 Nm. Nonostante sia capace scattare a 100 km/h in 13,4 secondi e di viaggiare a 168 km/h brucia infatti soli 4,6 litri su un percorso misto di 100 km.

Pubblicato da Redazione, 23/05/2004
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