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Anteprima: Opel Astra GTC


Avatar Redazionale, il 17/08/04

20 anni fa -

Tra le star del Salone di Parigi ci sarà anche la nuova Astra GTC. Non è una semplice versione a tre porte della nota berlina ma una specie di coupé dall'aria molto grintosa. Dentro, però, resta la praticità di sempre.

INCATTIVITA

Se già la versione a cinque porte dell’Astra ha segnato una netta svolta in senso sportivo nello stile Opel, la nuova GTC si spinge ancora più in là e regala alla media di Rüsselsheim un’inedita aggressività. La sigla GTC riassume l’idea di Gran Turismo Compact e il look è più aggressivo che mai: roba da fare impallidire anche l’ultima e un po’ austera Astra Coupé.

RIGA IN MEZZO

Così come già l’Astra a cinque porte, anche la GTC si pettina con la riga in mezzo. La carrozzeria e la plancia sono attraversate in senso longitudinale da un piccolo rilievo che dà maggior slancio all’insieme. Complice il medesimo taglio dei fanali, il family feeling è evidente anche se per il resto le due versioni hanno ciascuna una precisa identità.

A TESTA BASSA

Dal frontale della GTC scompare l’ampio solco a V tipico del paraurti della cinque porte. Qui il fascione è liscio e meglio profilato per fendere l’aria. L’elemento stilistico più personale della GTC è il padiglione, arcuato e sottolineato dalla linea dei finestrini, che sembrano disegnati con un tratto di compasso. Più basso di 15 mm rispetto a quello della Astra già in vendita, il tetto della GTC culmina in un piccolo lunotto, abbracciato da due montanti che scendono stretti per far risaltare l’imponenza delle fiancate.

CARICA BENE

La coda ha a sua volta un taglio molto sportivo, con le luci appuntite e il paraurti scavato per alloggiare il portellone a U. Una forma, questa, molto filante ma poco pratica, visto che limita un po’ le dimensioni dell’apertura del vano bagagli. Ciò complica le operazioni di stivaggio degli oggetti più voluminosi ma non impedisce alla GTC di caricare sempre meglio di molte concorrenti. Il volume utile è di ben 380 litri, identico a quello della berlina.

TUTTI COMODI

Anche il passo è immutato (2610 mm) e lascia supporre che ai passeggeri posteriori della GTC non siano richiesti sacrifici particolari. Unica, scontata eccezione, qualche piegamento per raggiungere il divano che, per assicurare la necessaria praticità, è reclinabile in modo frazionato (60:40 di serie, 40:20:40 in opzione). Niente novità nemmeno nel design della plancia, che mantiene l’aspetto geometrico già visto sulle altre Astra.

OTTO VOLANTE

Lunga 4288 mm, larga 2033 (specchi compresi) e alta 1433, la GTC arriverà nelle concessionarie verso primavera, con una gamma di ben otto motori omologati Euro IV, cinque a benzina e tre a gasolio, con potenze comprese tra i 90 e i 200 CV. La motorizzazione d’accesso sarà il 1400 Twinport da mentre quella di punta sarà il due litri turbo. A fare la parte del leone negli ordini saranno però i due turbodiesel Multijet by Fiat a 8 e 16 valvole, con 120 e 150 CV.

BOTTONE MAGICO

Al momento non è ancora possibile conoscere i prezzi dell’Astra GTC né l’esatta composizione delle dotazioni di serie. E’ tuttavia certa la presenza nel listino di tutte le più raffinate soluzioni tecnologiche a disposizione della Casa, a partire dall’Ids e dall’Esp plus fino alle sospensioni elettroniche Continuous Damping Control. Senza contare lo SportSwitch, un pulsante con un semplice tocco permette di accordare su un tono più sportivo la risposta degli ammortizzatori, dello sterzo e dell’acceleratore.

Pubblicato da Paolo Sardi, 17/08/2004
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