Sei mesi dopo l'annuncio di Ginevra ecco una nuova cicogna Mazda. Sotto i riflettori di Parigi debutterà la nuova 5, una monovolume di fascia intermedia sviluppata sul pianale della 3.
TUTTI PER UNO Piatto forte per la rassegna transalpina la nuova Mazda5, tramuta in realtà buona parte delle idee espresse dalla concept MX Flexa esposta a Ginevra. Con la 5, la Mazda va a portare una ventata di novità alla voce monovolume del suo listino. Intendiamoci, non che Premacy o MPV siano proposte scadenti, anzi. Semplicemente non hanno la stessa immagine fresca delle ultime proposte e l’avvento della 5 non può fare che bene e rafforzare il family feeling della gamma.FISICO ROBUSTO A sottolineare questo legame provvedono due fanali molto allungati, che sovrastano un frontale alto e massiccio. La fiancata ha a sua volta un’aria imponente, complici le ampie porte posteriori scorrevoli. Ad alleggerire la veduta d’insieme provvede comunque il padiglione, che attacca con un parabrezza molto inclinato e chiude spiovendo dolcemente verso la coda.
TRASFORMISTA
L’abitacolo è stato studiato con due possibili configurazioni, a sei e a sette posti, ma per il momento non si ancora quale sarà destinata al mercato italiano. In entrambi i casi, la parola d’ordine dovrebbe essere flessibilità, con la quasi scontata possibilità di far scomparire all’occorrenza i sedili per lasciare spazio ai carichi più ingombranti.RICCA EREDITA’
Qualcosa trapela già anche sul fronte della gamma motori. Questa dovrebbe ruotare attorno a quattro unità, due a benzina e due a gasolio. I primi saranno con ogni probabilità il millesei e il duemila a sedici valvole già montati dalla 3, mentre per i secondi si potrebbe azzardare un pronostico circa i più recenti turbodiesel da 1,6 e 2 litri del Gruppo Ford.