L'aria da Giamburrasca l'ha sempre avuta. Ora, con un nuovo motore 1.6 ulteriormente potenziato, la C2 si conferma una tra le piccole più pepate e vivaci in circolazione. Con un occhio, però anche alla sicurezza.
GRADITO RITORNO
Dopo una breve assenza dal listino, la sigla VTS torna a far sussultare i fans della Citroën. La sequenza delle tre lettere, portate in auge da una fortunata serie della Saxo, è stata rispolverata per tenere a battesimo una nuova versione ipervitaminizzata della piccola peste di Casa, la C2.CUORE GENEROSO
Attesa sul mercato nelle prossime settimane a un prezzo che si ipotizza non troppo lontano dai 14.000 euro, la C2 VTS ha nel motore il suo fiore all’occhiello. Il già brillante millesei da 110 CV della VTR è stato sottoposto a una cura ricostituentee ora può contare su altri 13 CV. Ciò grazie a un nuovo scarico, a un sistema d’iniezione più efficiente, ad alberi a camme di profilo rivisto e a un impianto d’aspirazione ottimizzato.TUTTO PEPE
I 123 cavallucci sono erogati a 6500 giri mentre il picco di coppia, pari a 143 Nm, si ha a 3750 giri. Simili valori fanno della C2 VTS un’autentica belvetta, complice un cambio manuale a cinque marce dalla rapportatura molto corta. Il passaggio 0-100 km/h viene liquidato in soli 8,3 secondi, gli stessi necessari per passare da 80 a 120 km/h in quarta marcia. La velocità massima è invece di 202 km/h.BUONE ADERENZE
Anche il telaio è stato adeguato dalla Citroën per gestire in modo più sicuro e divertente le nuove prestazioni del motore. L’assetto è più rigido, la barra stabilizzatrice è maggiorata e lo sterzo è più diretto. Il volante ora compie 2,6 giri anziché 3 per passare da un fondo corsa all’altro. Per mantenere i piedi ben piantati per terra, la VTS adotta di serie anche il controllo elettronico della stabilità Esp, di tipo però disinseribile. Giusto per lasciare ai più esperti la possibilità di metterci del loro e di trovare il limite dei pneumatici 195/45, calzati su inedite ruote da 16" con canale da 6,5.VEDO ROSSO
Dal punto di vista estetico le novità sono invece piuttosto limitate. La VTS si può riconoscere infatti, oltre che per i citati cerchi, solo da piccoli dettagli quali i loghi specifici, il pomello del cambio e la pedaliera in alluminio. Questa C2 segna però anche il debutto nella gamma del colore Rosso Aden, lo stesso impiegato nelle competizioni dalla squadra ufficiale. Una tinta che per la VTS, come si suol dire, è la morte sua…Pubblicato da Paolo Sardi, 01/09/2004
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