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Anteprima: Chrysler Crossfire SRT-6


Avatar Redazionale, il 26/07/04

20 anni fa -

C'era da aspettarsela, visto il look da dragster e l'amore degli americani per le muscle car. Bastava fare uno più uno per avere quasi la certezza dell'uscita di una versione ipervitaminizzata della Crossfire, che ora sta per arrivare puntuale sul mercato. In Italia sarà venduta da ottobre a un prezzo da definire.

VIZIO DI FAMIGLIA Il suo nome è di quelli capaci di far sobbalzare gli appassionati di auto a stelle e strisce: Crossfire SRT-6, dove l’acronimo sta per Street and Racing Technology. I suoi "genitori" appartengono dunque al team di tecnici del reparto corse Chrysler e della Mopar Performance Parts che ha già messo la sua firma su svariate special d’Oltreoceano, compresi i pick-up più grintosi della gamma Dodge Ram. Tra questi anche l’SRT-10, spinto dal V10 da 8,3 litri della Viper ed entrato nel Guiness dei Primati come pick-up di serie più veloce del mondo.

DI NOME E DI FATTO

Questa SRT-6 vanta quindi un pedigree di prim’ordine e la linea mette subito in chiaro che la sua sportività non è solo un fatto di blasone. L’abitacolo è come al solito in posizione arretrata, quasi arroccato sull’asse posteriore. L’andamento a cuneo della linea di cintura e quello arcuato del padiglione fanno sembrare la Crossfire una specie di dragster pronto alla partenza ma trattenuto da una dispettosa mano invisibile per l’inedito alettone posteriore.

QUESTIONE DI DETTAGLI

Tra i particolari che permettono di riconoscere a prima vista la SRT-6 c’è anche uno spoiler anteriore maggiorato, utile pure a raffreddare i bollenti spiriti della meccanica. I cerchi sono a quindici razze, da 18 pollici all’anteriore e da 19 al posteriore, e calzano pneumatici rispettivamente da 225/40 e 255/35. Nell’abitacolo si notano invece i sedili sportivi in pelle e alcantara con il logo distintivo ricamato sui poggiatesta. Non sono invece visibili a occhio nudo (ma fanno comunque una bella differenza su strada) la taratura specifica dell’Esp e le molle più rigide, studiate appositamente per contenere il sottosterzo in curva.

E’ TURBATA

D’altronde, data la cavalleria in gioco, c’è ben poco da scherzare e alla Chrysler hanno cercato di fare tutto per benino. La SRT-6 è accreditata infatti di ben 334 CV, spremuti dal 3.2 V6 18V di derivazione Mercedes grazie alla presenza di un turbocompressore, di un intercooler e di uno scarico sportivo. Ancor più eclatante è il dato relativo alla coppia massima, pari a 420 Nm e il 90% dei quali sono sempre disponibili nell’arco di erogazione compreso tra i 2.300 e i 6.200 giri.

NUMERI AL TOP

Simili valori permettono a questa Crossfire di raggiungere i 100 km/h dopo soli 5 secondi dalla partenza. A questo punto basta darci dentro per altri 11 secondi per vedere la lancetta indicare i 160. Il fondoscala del tachimetro è posto alla suggestiva quota di 320 ma lavelocità massima è autolimitata a 255 km/h. Ce n’è comunque abbastanza per entrare di slancio nell’Olimpo delle supercar.

IN BUONE MANI

La prestazione bruciasemafori, tra l’altro, è alla portata di tutti e non solo dei maestri delle partenze. Con il cambio automatico sequenziale a cinque rapporti AutoStick basta un affondo deciso sul pedale dell’acceleratore e l’elettronica pensa a tutto il resto. Quando viene invece il momento di fermarsi, ecco entrare in gioco il possente impianto frenante a quattro dischi ventilati studiato ad hoc per SRT-6 e capace di arrestarla in soli 35 metri mentre viaggia alla velocità di 100 km/h.

Pubblicato da Paolo Sardi, 26/07/2004
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