Talmente certa della propria superiorità - facciamo, della propria ''individualità'' -, da essere pronta a sborsare fior di quattrini, pur di fare a modo suo. Porsche fa parte del Gruppo Volkswagen, però Porsche è Porsche. E ha le proprie caratteristiche, che non puoi mescolare con altre alchimie. O almeno, non quando c'è in ballo il non plus ultra della specie. Quella di super berlina elettrica. Il Progetto Artemis di ammiraglia ad emissioni zero e a guida semi-autonoma procede, ma procede zoppo. La Cavallina si chiama fuori, non senza compensare finanziariamente il resto della compagnia. Costi quel che costi, Porsche la sua ammiraglia EV se la farà da sola. Costi anche: 100 milioni di euro.
CRONISTORIA Come noto, la crema del Gruppo VW - elite che comprende marchi del calibro di Porsche, Audi e Bentley - aveva inizialmente unito le forze per sviluppare una piattaforma comune per veicoli elettrici di grandi dimensioni e contenuti super premium. Come hub, lo stabilimento Volkswagen di Hannover, quello dove normalmente VW produce i propri mezzi commerciali. Prima espressione del progetto Artemis è Audi Grandsphere, concept mostrata dai Quattro Anelli lo scorso settembre. Ora, la notizia (un po' a sorpresa, o forse no) che Porsche intende fare marcia indietro e uscire dal progetto. E pazienza se, come ''penale''per il danno causato in termini strategici, di occupazione, in fondo anche di immagine, dovrà versare alle casse di VW Commercial Vehicles una somma che in milioni di euro si scrive a tre cifre.
Audi Grandsphere concept
MY WAY Come riporta Automotive News Europe, il management Porsche avrebbe concluso che la propria interpretazione di ammiraglia elettrica non ha bisogno delle funzioni avanzate di guida autonoma sviluppate da Artemis. La base di clienti Porsche è principalmente incentrata sulle prestazioni, prima ancora che sulle tecnologie self driving. Senza contare che la Cavallina, in passato, già fece pressioni sul Gruppo VW affinché la sua versione fosse costruita in uno stabilimento Porsche, piuttosto che ad Hannover. Ora ciò accadrà, ma con diversi presupposti.
ULTRA TAYCAN Affrancatasi a sue spese dal gruppo di lavoro, Porsche costruirà il suo incrociatore nella propria fabbrica diLipsia. Conosciuta internamente come K1, la nuova piattaforma prenderà le mosse da quella che già equipaggia Taycan (e Audi e-tron GT). Obiettivo, ora, quello di rispecchiare maggiormente i valori sportivi del marchio, oltre che dimostrare ai partner le proprie abilità. Unico scotto, quello di partire con ritardo: sarebbe stata individuata la scadenza del 2026, un anno dopo quella a calendario per Artemis.
Porsche, nuova ammiraglia elettrica da costruirsi in casa propria
SCRICCHIOLII In realtà, non è soltanto Porsche a distanziarsi dai programmi originali. Anche Bentley - pur continuando ad aderire in prima persona alle fasi di ricerca e sviluppo - avrebbe ottenuto di spostare la produzione in Gran Bretagna, anziché ad Hannover. Viene tuttavia da chiedersi, arrivati a questo punto e col progetto che subisce correzioni in corso d'opera, se ad essere sbilenche, di Artemis, non fossero le fondamenta stesse. E se quando in palio c'è un primato, troppe primedonne non rischino di ostacolarsi vicendevolmente.