STRATEGIE DI RILANCIONel corso di un incontro con la stampa straniera il nuovo amministratore delegato di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha rilasciato una lunga e interessante intervista che ha toccato numerosi argomenti riguardo ilpresente e il futuro della Casa del Biscione. Riflessioni che hanno permesso di tratteggiare delle linee guida ben definite utili a rinforzare il brand sul mercato attraverso una serie di passaggi obbligati sia a livello produttivo, sia finanziario. Dagli estratti dell’intervista si comprende il suo pensiero e quali saranno le strategie per centrare tale obiettivo. Il CEO si è sbilanciato anche su un argomento di confronto diretto con i competitor della Casa italiana.
Intervista a Jean-Philippe Imparato: il CEO Alfa Romeo al volante della GTAm
STESSA QUALITA PERCEPITA DEI RIVALIIl neocapo di Alfa Romeo ritiene, infatti, che la qualità costruttiva di Giulia e Stelvio sia ora alla pari con i rivali tedeschi. Affermazione che può essere condivisa, almeno in parte, poiché i modelli di ultima generazione sono stati aggiornati proprio a livello di qualità percepita e anche nella connettività, con sistemi infotainment più evoluti rispetto a prima. Tuttavia, il divario non è colmato del tutto, manca ancora qualcosina per poterlo affermare e il gradimento del pubblico verso i brand tedeschi ne è testimone. La strada intrapresa sembra quella giusta e Imparato, veterano del Gruppo PSA incaricato di guidare l'Alfa Romeo dall'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, sa come agire. L’input è di cercare soluzioni per tagliare i costi e durante l’intervista ha confermato che il primo passo sarà proprio quello di eguagliare i rivali per qualità.
Intervista a Jean-Philippe Imparato: la Giulia Quadrifoglio
MEDESIMO VALORE RESIDUOL’obiettivo seguente sarà di assicurarsi che il valore residuo di un modello marchiato Alfa Romeo sia alla pari con quello della concorrenza. In sostanza, una Giulia o una Stelvio dovranno avere lo stesso valore di una tedesca di pari età.''Voglio colmare il divario di valore residuo con i nostri concorrenti entro tre o quattro anni'', ha detto. Per fare ciò, Imparato afferma che l'Alfa Romeo non dovrà vendere i suoi veicoli attraverso una politica di bassi prezzi (cit. ''a buon mercato''). ''Non voglio vedere sui piazzali degli autosaloni le chilometro zero'' (le autoimmatricolazioni da parte della Casa automobilistica o dei suoi concessionari per rivendere e sfoltire il parco macchine con proposte low-cost).Per il futuro, Alfa Romeo punta a un mix di 45% di vendite nel canale privati, 45% per flotte e un massimo del 10% di vendite dirette.
Intervista a Jean-Philippe Imparato: l'Alfa Romeo Tonale
GLI OBIETTIVI DEL GURUSotto la guida del compianto Sergio Marchionne, l'Alfa Romeo voleva aumentare le sue vendite annuali a oltre 400.000 veicoli. Tuttavia, le consegne sono scese a meno di 60.000 nel 2019 e nel 2020. A differenza di Marchionne, Imparato non divulgherà pubblicamente i suoi obiettivi di vendita, anche se è a capo di un piano quinquennale per l'azienda. “Non farò promesse che non posso mantenere. Alla fine di ogni anno sveleremo il programma dell'anno successivo '', ha detto Imparato. La chiave dell'espansione dell'Alfa Romeo sarà l'arrivo del SUV Tonale che si inserirà sotto la Stelvio nella gamma del marchio. Imparato ha recentemente incaricato il suo team di migliorare le prestazioni della versione plug-in dell'auto e ha insistito sul fatto che deve essere disponibile fin dal debutto con quel tipo di motorizzazione. Pertanto, il suo lancio è stato ritardato e le vendite non inizieranno fino a giugno 2022.