Prima o poi, l'intelligenza artificiale toglierà il lavoro a un sacco di lavoratori, ed è un sospetto niente affatto campato per aria. Nel frattempo, potrebbe accadere che l'intelligenza artificiale toglierà la patente di guida a un sacco di automobilisti. In UK, già è attiva una rete di telecamere che riconoscono il mancato uso di cinture o l'uso improprio del cellulare. Sempre in UK (no, in Italia no, per ora), prende ora il via la sperimentazione di una tecnologia pensata per aiutare la polizia a rintracciare utenti colpevoli di guida in stato di ebbrezza. Se vi tornasse in mente un Big Brother di orwelliana memoria, beh, sareste sulla buona strada. Suvvia, è un Grande Fratello che vi tiene d'occhio per il vostro bene.
Guida in stato di ebbrezza, ti ''becca'' l'intelligenza artificiale
SENTO PUZZA DI ALCOL La tecnologia funziona utilizzando le stesse telecamere AI mobili attualmente in uso per reprimere i conducenti sorpresi ad armeggiare con lo smartphone, o che non indossano le cinture di sicurezza. La differenza è che, stavolta, speciali algoritmi basati su cloud analizzano i dati delle immagini delle auto in transito per cogliere eventuali indizi di una guida in stato di alterazione. Da abuso di alcol, ma anche droghe. Comportamenti, immaginiamo noi, come traiettorie incerte e velocità eccessiva (o eccessivamente bassa?). Se gli algoritmi AI concludono che il conducente è potenzialmente in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, immediatamente l'avviso raggiunge la pattuglia in agguato un po' più avanti sulla strada. In realtà, già oggi le Forze dell'ordine hanno la facoltà di fermare qualsiasi auto. Se hanno motivo di sospettare che il conducente abbia bevuto o abbia assunto sostanze, possono successivamente sottoporlo a un test di accertamento. L'adozione delle telecamere AI, in questo senso, svolgerebbe una funzione di... pre-selezione naturale.
L'AI lancia l'allarme, la polizia completa il lavoro
PROGETTO PILOTA Il primo programma di tele-pre-alcoltest AI a livello mondiale è in dotazione alla polizia di Devon e Cornovaglia per il mese di dicembre 2024 e fa parte di una specifica campagna locale di sicurezza stradale nominata Vision Zero South West. Acusensus è invece il nome dell'azienda australiana che costruisce le telecamere AI utilizzate nella sperimentazione: Acusensus venne fondata dopo che un amico del titolare morì in un incidente stradale innescato da un conducente distratto dal cellulare.
POLIZIOTTO ARTIFICIALE ''Abbiamo una rete stradale estesa di quasi 14.000 miglia nel Devon e nella Cornovaglia, il che significa che i nostri ufficiali non possono essere ovunque'', spiega ad Auto Express il sovrintendente Simon Jenkinson del Roads Policing Team della task force coinvolta nel progetto. ''La tecnologia delle telecamere ci aiuterà a indirizzare le risorse operative in modo efficace. Lavoreremo a stretto contatto con Acusensus per assicurarci che questo sistema sia il più accurato ed efficace possibile''.
Telecamere anti-sbronza: sicurezza e privacy vanno poco d'accordo
CAPITOLO PRIVACY Alle osservazioni circa la connotazione da Grande Fratello del sistema, risponde il direttore generale stesso di Acusensus per il Regno Unito, Geoff Collins: ''L'IA non viene utilizzata per decidere in modo definitivo chi è o non è compromesso. Semmai, è invece un tentativo di replicare il fiuto del poliziotto per i guai''. ''Le persone lanciano accuse di Grande Fratello? Sono fortemente in disaccordo'', sostiene Collins. ''Si tratta di due tonnellate di metallo e si tratta dell'ipotesi che i miei figli potrebbero essere nella macchina che viene dalla direzione opposta. Ci sono delle regole della strada e c'è una responsabilità che deriva da un'auto''. A fine dicembre, saremo curiosi di conoscere un primo bilancio dell'esperimento.