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Editoriale

Si fa abbastanza contro il rischio delle gomme perse dai camion in autostrada?


Avatar di Emanuele Colombo, il 30/06/24

5 mesi fa - I rischi di battistrada delle gomme perse dai camion in autostrada

Aiuti alla guida obbligatori vs le ruote perse dai camion
I rischi delle carcasse degli pneumatici persi dai camion in autostrada: incidenti, statistiche e una riflessione sugli ADAS

Lo pensavo solo pochi giorni fa, in autostrada, mentre percorrevo un tratto dell'autostrada del Brennero tra Reggiolo e Carpi: tante menate per la sicurezza stradale e ancora permettiamo che i camion perdano le ruote impunemente. I fatti? I soliti: il conducente di un trasporto pesante porta al limite l'usura delle sue gomme e il battistrada di una di esse si separa dalla carcassa, disseminando la carreggiata di detriti grossi e pericolosi. Questa volta c'è stato solo un incolonnamento, ma è chiaro che davanti a un ostacolo improvviso le auto cercano di evitarlo e le manovre di emergenza possono creare incidenti potenzialmente fatali. La prova della pericolosità di tutto questo è tragicamene arrivata solo pochi giorni dopo, quando sull'autostrada A4, tra Roncade e la tangenziale di Mestre, un TIR ha perso una ruota che ha saltato le barriere e colpito una vettura nella corsia opposta, facendo perdere il controllo alla conducente che moriva nello schianto. Silenzio.

UNA QUESTIONE FUMOSA Che ci scappi o meno il morto, mi sono chiesto quanto spesso accadano episodi del genere, ma fonti e statistiche scarseggiano. Da un lato, l'incidentalità dei mezzi pesanti sarebbe nettamente inferiore a quella delle normali automobili (appena il 10%, secondo dati 2014) e ''una quota limitata (5%), ma pur sempre significativa, degli incidenti è stata provocata da difetti tecnici del veicolo, concentrati soprattutto su problemi all’impianto frenante e ai pneumatici, difetti che aumentano in percentuale al crescere dell’età del parco veicolare'', leggo in uno studio datato 2011 della Fondazione per la sicurezza stradale ANIA. Qui però il problema è un altro. Non mi interrogo sugli incidenti che vedono coinvolti i mezzi pesanti, ma quelli causati dai battistrada persi per strada, spesso nemmeno segnalati né riconducibili al veicolo da cui si sono staccati, immagino. Di questo argomento specifico non ho trovato statistiche.

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CHI È RESPONSABILE? L'esperienza diretta mi dice che episodi del genere, con o senza conseguenze, accadono molto spesso. D'altra parte, esiste una sentenza della Corte di Cassazione che si preoccupa di attribuire le responsabilità dei danni nel caso che uno pneumatico sull’asfalto in mezzo all’autostrada provochi un sinistro. Ebbene, secondo la Cassazione la responsabilità del risarcimento spetterebbe alla società Autostrade per l’Italia in quanto gestore della rete viaria nazionale. Salvo che quest’ultima dimostri il caso fortuito, ossia l’impossibilità di evitare l’incidente, pur nella più solerte attenzione a rimuovere l’ostacolo. Ma se il problema esiste, non sarebbe meglio cercare di arginarlo alla fonte?

DUE PESI, DUE MISURE Per gli automobilisti ci sono sempre più obblighi e sempre più oneri, visto che la Commissione Europea ha reso obbligatorie  dotazioni tecnologiche sempre più sofisticate e numerose: alcune delle quali rischiano di essere più dannose che altro, visto che distraggono l'utente con continui e ingiustificati allarmi. Per non parlare della frenata automatica di emergenza e del pre-crash che non di rado intervengono a sproposito, facendo inchiodare l'auto senza motivo né preavviso, e senza che il guidatore possa porvi rimedio. La vulgata è che i benefici superano gli inconvenienti. Ma in ultima analisi può anche sorgere il sospetto che tutto vada bene se può essere sbandierato come provvedimento salvavita dalle forze politicherivenduto a caro prezzo agli automobilisti. Ma come mai una cosa tanto ovvia e pedestre qual è quella di farla finita con le gomme dei camion sfruttate fino a rottura non ha trovato finora alcuna soluzione definitiva? Quanti altri incidenti mortali si devono verificare?


Pubblicato da Emanuele Colombo, 30/06/2024
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