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Politiche industriali

Ding Dong...feng, auto cinesi "made in Italy" alla porta?


Avatar di Lorenzo Centenari, il 06/08/24

3 mesi fa - Fonti vogliono le trattative tra Governo e Dongfeng Motor "in fase avanzata"

Accordo Governo-Dongfeng per fabbrica auto cinesi: le ultime news
Fonti vogliono le trattative tra Governo Meloni e Dongfeng Motor "in fase avanzata". Ma è presto per scartare la pista Chery

Cinesi in Italia, un rebus dalla soluzione ancora di là da arrivare, ma non mancano piccoli passi avanti. I passi del Governo per formalizzare un accordo tanto desiderato (per raggiungere quel target di 1 milione di auto che Stellantis manca dal 2017), ma anche i passi avanti nostri, nel cercare di capire quale Gruppo costruirà, un giorno, nello Stivale. Chi costruirà e che cosa, soprattutto. Già, visto che adesso, senza che con questo il nome Chery lo si debba accantonare, sembra che il candidato numero uno sia Dongfeng. Che dopotutto, era a sua volta già nei radar.

Dongfeng in Italia, pista sempre più concreta (Foto: Facebook / Dongfeng Motor)Dongfeng in Italia, pista sempre più concreta (Foto: Facebook / Dongfeng Motor)

BUSINESS INSIDER Riporta Automotive News Europe, testata sempre molto ben informata su questioni di carattere politico industriale, come i colloqui tra il Governo italiano e la cinese Dongfeng Motor Group sulla costruzione di uno stabilimento auto nel Belpase siano ''in una fase avanzata''Automotive News cita ''fonti italiane vicine alla questione'', senza specificare se si tratti di fonti di tipo istituzionale o produttivo. Poco importa, anche la fonte ''secondaria'' ci suona attendibile.

Sull'Europa, Dongfeng punta forte (Foto: Facebook / Dongfeng Motor)Sull'Europa, Dongfeng punta forte (Foto: Facebook / Dongfeng Motor)

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STATO IMPRENDITORE? Si mormora, in particolare, che nell'ipotetico investimento del colosso di Wuhan in un sito industriale in Italia (un potenziale hub per l'intera regione Europa e da 100 mila unità annue, come dichiarato in passato dal responsabile delle attività europee Qian Xie), lo Stato italiano potrebbe unirsi a Dongfeng con una quota di minoranza. Lo Stato, ma non solo: l'accordo potrebbe coinvolgere anche altri investitori chiave, comprese aziende italiane della componentistica.

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PECHINO FILES Il nome di Dongfeng, a questo punto, potrebbe essere quello che figura proprio tra i capitolati relativi all'automotive contenuti nel misterioso memorandum che Giorgia Meloni, a fine luglio, sottoscrisse a Pechino col primo ministro della Repubblica Popolare Cinese Li Qiang. Pista Dongfeng più solida di prima, ma commetteremmo un grave errore se escludessimo Chery Automobiles, da poco ufficialmente sul mercato italiano coi brand Jaecoo e Omoda. Vicenda, in tutti i casi, interessante, per essere piena estate.

Fonte: Automotive News Europe


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 06/08/2024
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