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Tutti i segreti della Cadillac di Obama


Avatar Redazionale, il 19/01/09

15 anni fa - La Cadillac Number One in dettaglio

Dal pianale blindato di un pick-up allo spessore delle lamiere, dalle armi nascoste a bordo, alla scorta di sangue per eventuali trasfusioni. Ecco come è fatta la cadillac Number One che dal 20 gennaio accompagnerà il nuovo Presidente degli Stati Uniti.

ANTICIPAZIONI Le prime foto ufficiali confermano gli scatti rubati e i rumors raccolti su quella che sembra una limousine ma, in realtà, la limousine che utilizzerà il primo presidente nero degli Stati Uniti, costituisce un inedito ibrido tra una berlina, un truck e...un autoblindo. Non si tratta infatti di una Cadillac DTS stiracchiata, di cui riporta sul frontale e sulla coda le identità visive delle luci a sviluppo verticale. La Presidential Limousine è basata sulla piattaforma del GMC Topkick, muscoloso truck americano fino al midollo e soprattutto in grado di garantire, con il suo telaio a longheroni, robustezza e fisicità adeguate per sopportare un carico di dotazione e sicurezza fuori ordinanza. Tutto il resto è stato sviluppato ad hoc.

NUOVA LIMO NUOVA ERA Dietro la cortina fumogena dei servizi segreti - che per evidenti ragioni non rilasceranno mai ufficialmente i dettagli, neppure la cilindrata e il peso complessivo - non mancano i motivi di interesse per la limo sviluppata insieme alla Task Force GM. Che insieme a Ford, con le Lincoln dell'era Reagan ad esempio, ha avuto l'onore di mettere le ruote ai Presidenti USA. Un progetto tutto nuovo e non un adattamento da limousine esistenti, come accadeva fino al 1993.

LUNGO CORSO Risale infatti all'era Clinton il primo progetto ad hoc. E sempre di Cadillac sono le due ultime limo del 2001 e del 2004, entrambe usate da Gorge W Bush e ancora in servizio (qualcuno ricorderà anche l'inconveniente accusato durante l'ultima visita a Roma con il motore ammutolito). Forse anche a seguito di ciò, la nuova Presidential Car è stata oggetto di cure e sviluppi particolari e approfonditi test. E poi è bene ricordare che le limo presidenziali non sono mai dei pezzi unici, si dice che i servizi segreti ne usino diverse contemporaneamente per sviare i malintenzionati. E, soprattutto, rimangono in servizio per almeno dieci anni, magari degradate a "navette" per Capi si Stato - più o meno importanti - in visita alla Casa Bianca. Corre voce infatti che di questa ultima versione ne verranno costruiti - nel tempo - almeno dieci esemplari.

CONFERME DI PORTAMENTO A guadarla da fuorinon manca l'immaginario estetico a cui siamo abituati. A cominciare dal vestito scuro della carrozzeria, come la tipica griglia Cadillac sul muso,con i gruppi ottici anteriori e posteriori ai quattro angoli. E le bandiere degli Stati Uniti e della Presidenza sul lungo cofano, illuminate nottetempo dagli spot al led, novità adeguata ai tempi e agli sviluppi dell'illuminotecnica.

TROVA I PARTICOLARI Aguzzando la vista oltre il classico format a tre volumi, si notano, guardandola dal fianco sinistro, i quattro finestrini laterali, il simbolo della Presidenza verniciato, le due porte, con quella per l'ingresso dei passeggeri posteriori posta, a centro fiancata, con un passo chilometrico in bella vista. Pneumatici runflat e cerchi oversize, oltre a due antenne sul coperchio del bagagliaio sembrerebbero chiudere tutto nei canoni della normalità. Ma sotto le apparenze tranquillizzanti si nasconde quasi...una macchina da guerra.

ICONA DI POTERE Non tanto per l'attacco, quantoper la difesa e la sopravvivenza del Presidente, in grado di sopravvivere in ambiente ostile. Tra le informazioni ufficiali e vari rumors di fonti più o meno affidabili (comprese pellicole discusse come Death of a President, documentario non autorizzato del 2006 in cui si realizzava un'attentato mortale a Bush) siamo in grado di ricostruire un quadro quasi realistico della vita a bordo della limo di Obama. E delle particolarità pensate - in primis - per salvare il prezioso carico. Dal classico attentatore con fucile appostato sui tetti o nelle vicinanze, fino alle ipotesi remote ma sempre possibili, come quelle di attacchi esplosivi, chimici o nucleari, si tratta di situazioni che sulla carta trovano adeguate risposte.

VETRATA BLINDATA La blindatura costituisce il nocciolo duro della limo, il punto di partenza obbligatorio. E se già le precedenti versioni erano in grado di resistere a scariche di mitragliatore, il passo in vanti dovrebbe essere tangibile in questa nuova versione, basta guardare lo spessore dei vetri antiproiettile e la loro stessa superficie, ridotta all'osso per limitare anche "l'area di tiro" ad eventuali malintenzionati. Inoltre, i vetri oscurati non rendono identificabili i passeggeri, mentre per la loro stessa consistenza lasciano trasparirepoca luce a bordo e richiedono un'illuminazione specifica interna.

15 CENTIMETRI Non mancano lamiere trattate e rinforzate con spessore fino a 15 centimetri (sì, 15 centimetri!). Non solo per tetto, bagagliaio e portiere con un mix di alluminio, acciaio titanio e ceramica, ma pure per i cerchi, in modo da garantire insieme agli pneumatici rinforzati in kevlar di non fermarsi al primo proiettile sparato, e per tutti gli elementi critici, come la batteria. Le zone intorno al serbatoio di gasolio (il motore è diesel e sembra quasi dissacrante in America, ma risponde ad esigenze di robustezza ed utilizzo in tutto il mondo) sono oggetto di ulteriore protezione, con schiume assorbenti in grado di limitare al massimo il rischio esplosione o incendi.

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COME UN BOEING Basta guardare le foto ufficiali e quelle "rubate" per rendersi conto dell'eccezionalità delle misure di sicurezza introdotte: le portiere, per spessore e peso, secondo chi ha avuto modo di partecipare allo sviluppo, non sono proprio delle piume nelle fasi di apertura e chiusura. Addirittura richiederebbero uno sforzo di apertura e chiusura pari a quello del portellone di un Jet.

COMUNICAZIONI SICURE E sempre degno di un aereo sarebbe il kit di comunicazione alloggiato nella plancia. Con radio,telefoni, night vision camera, e soprattutto un GSM bidirezionale in grado di comunicare sempre la propria posizione alla centrale operativa. E tutto ciò anche se la limo non viaggia mai sola, ma accompagnata dal corteo con altre berline, auto della polizia, motociclette e van dei servizi segreti. Una curiosità: la blindatura meno rinforzata sarebbe da ricercare proprio nel parabrezza anteriore, in modo da ridurre la distorsione ottica per il pilota a livelli accettabili: deve pur sempre guardare la strada.

SUA ALTEZZAIl finestrino del pilota rimane l'unico ad aprirsi di qualche centimetro, per comunicare con l'esterno, nella fattispecie durante le parate e i bagni di folla con l'agente dei Servizi che vedete correre o muoversi al fianco. L'utilizzo del pianale da truck sarebbe stato imposto anche dalla necessità di viaggiare più alti da terra e con una blindatura rinforzata sul pianale stesso, in modo da ridurre i danni in caso di attacchi con esplosivi sulla strada. Sempre l'altezza maggiorata rende la limo più usabile e in grado di affrontare percorsi con rampe e angoli di pendenza prima difficilmente superabili causa il paso extralungo.

SUPERPATENTE A proposito dell'autista, c'è da dire che oltre alle tradizionali doti di riservatezza e perfetta integrità fisica viene sottoposto ad un adeguato training, per avere la padronanza in tutte le condizioni e su tutti i fondi di una limousine di sicuro non agile e maneggevole. Il training comprende anche la capacità di rispondere ad eventuali attacchi con manovre d'emergenza codificate. Non si tratta di una particolarità unica al mondo, piloti addestrati a guidare e reagire in condizioni di emergenza sono molto richiesti e ci sono alcune Case (ad esempio anche BMW) che offrono programmi specifici in tal senso.

COCOON FILTRATO Altre indiscrezioni raccolte sono prevedibili, come quelle - probabilmente vere - che vorrebbero gli alloggiamenti portaombrelli utilizzati per alloggiare fucili, lacrimogeni o altre armi di difesa in caso di emergenza. Ma soprattutto, la limo di Obama è pensata per assicurare la sopravvivenza in qualsiasi condizione: non solo resistenza ai proiettili dunque, ma anche bombole di ossigeno alloggiate nel bagagliaio e sotto i sedili e filtri per bloccare l'ingresso di agenti esterni dalle bocchette del clima, in caso di attacchi chimici. Con in mente la salvaguardia della vita sempre al rimo posto.

AMBULATORIO DI LUSSO Per questo è stato previsto un kit "pronto intervento" medico che comprende pure la trasfusione di sangue al Presidente in caso di necessità (ne viene conservata una sacca nell'apposito ripostiglio refrigerato). Uno dei posti più protetti e più sicuri al mondo, in grado di trasportare quattro persone, separate dal classico vetro, tipo separé dall'autista (si comunica con il classico interfono). Con poltrone in pelle e finiture "fatte a mano" secondo la tradizione Cadillac.

SCHEDA TECNICA Date le premesse acquisisce meno importanza guardare ai tradizionali parametri di riferimento per le auto normali, come la cilindrata. Sotto il cofano ci sarebbe un 6,5 litri alimentato a gasolio, o le prestazioni davvero poco impressionanti, con uno zero-cento in 15 secondi che coincide anche con la punta massima raggiungibile. Peso e dimensioni non consentirebbero comunque di adottare una guida sportiva. Come la stessa etichetta e la necessità di far lavorare il Presidente a bordo.

CURIOSITÀ SEGRETEL'unico sedile a regolazione elettrica sarà proprio riservato a Obama, che - dichiaratamente maniaco di tecnologia e gadget multimediali - potrà disporre di PC dedicato con connessione wi-fi protetta, telefono satellitare con linea riservata per comunicare con la CIA, il Vice Presidente e il Pentagono. Altri particolari e fotografie probabilmente si conosceranno nel tempo e saremo pronti ad fornirveli. Come quelli che un domani, più o meno lontano, si riferiranno alla riduzione delle emissioni della limousine presidenziale, che per l'occasione avrà utilizzato una propulsione ibrida.

RAGION DI STATO Al momento le emissioni della Cadillac Number One sono di tutt'altro tenore. E nonostante il neo-Presidente creda nelle auto ecologiche e dalle emissioni ridotte (in passato aveva venduto la sua Chrysler 300C per passare ad una Ford Escape ibrida), per "ragion di Stato" dovrà accontentarsi di muoversi a bordo di una superlimousine non proprio ecologica. Anche se in Cadillac ci tengono a far notare che l'impronta a terra non è aumentata...

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Pubblicato da Luca Pezzoni, 19/01/2009
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