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- 10/07/08 - Transsyberia Rally 2008: il percorso
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Con la carovana intenta a passare il confine mongolo, la classifica ha subito piccoli sussulti a causa delle penalità inflitte dalla giuria. Dopo la giornata di riposo, sarà però di nuovo il cronometro il vero arbitro della contesa.
TUTTI IN CODA L'ottava è stata senza dubbio la tappa più tranquilla del Transsyberia Rally 2008. Nei meno di 300 km di trasferimento percorsi l'ostacolo più duro da superare è stata la frontiera tra Russia e Mongolia. Per i primi equipaggi giunti al confine di Taschant, tra cui quello composto da Adel Abdulla e dal "nostro" Norbert Lutteri, le operazioni si sono svolte in modo piuttosto rapido. Con il passare delle ore invece si è creato un classico "collo di bottiglia", con attese snervanti per gli ultimi, tanto in uscita sul lato russo, quanto in entrata su quello mongolo.
SI TIRA IL FIATO Alla fine i concorrenti hanno raggiunto alla spicciolata l'accampamentodi tende allestito in una zona piuttosto isolata, a una decina di chilometri dall'abitato di Ölgy. Ed è qui che i partecipanti riposeranno per una giornata, ritemprandosi e verificando la buona salute dei loro mezzi in vista delle tappe successive. L'esperienza insegna che proprio la seconda parte del raid sia quella più impegnativa, oltre che quella capace di fare emergere i veri valori in campo.
DELITTO E CASTIGO In assenza di tratti a cronometro, la classifica non è rimasta comunque invariata. La giuria ha infatti inflitto mezzora di penalità ad alcuni equipaggi, rei di un comportamento poco sportivo, avendo ritardato la propria partenzaper non trovarsi a viaggiare nel polverone sollevato da chi li precedeva. Nelle zone di vertice della graduatoria, Kern scivola così dal terzo al quarto posto, mentre l'altro tedesco, Schwarz, vede aumentare il suo distacco da Al Hajri ma mantiene comunque la quinta piazza.