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Tata Indica EV


Avatar di Luca Cereda, il 23/12/08

15 anni fa - Corre per 200 km con poco più di due euro

Corre per almeno 200 km per poi fare il pieno di volt a poco più di due euro a ricarica. E' già pronta a entrare in produzione e gli indiani, dopo il debutto mondiale al Motor Show, non vogliono aspettare molto a metterla sul mercato.

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BZZ..BZZ..BZZ La Tata Motors continua a crescere con una strategia semplice e chiara: quello che non ha o non fa, lo compra. E' successo con i marchi di lusso Jaguar e Land Rover, acquistati in primavera dalla Ford, e cointinua ora con il 50,3% del pacchetto azionario di una società norvegese specializzata nello sviluppo di tecnologie per la propulsione elettrica. Preludio al lancio in grande stile di un'utilitaria spinta solo dalle scosse elettriche.

PRONTA La promessa è ambiziosa: metterla in vendita entro la fine del 2009. Ambiziosa ma tutt'altro che strampalata: l'auto è bell'e pronta, non un prototipo su cui ci sia ancora da lavorare. Realizzata sulla base della Indica, la piccola di Casa recentemente ri-stilizzata, la nuova EV è stata presentata al Salone di Bologna sorprendendo chi si aspettava qualcosa di simile sulla Nano.

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120 - 60 - 200 Non sono le misure di un'improbabile "donna-clessidra", ma i numeri significativi delle prestazioni dell'Indica EV. 120 km/h è la velocità massima ottenibile con il pedale a tavoletta, contando su uno spunto nello "stop and go" che vi porta a 60 km/h di velocità in dieci secondi; la cifra più interessante riguarda però l'autonomia: circa 200 chilometri con una ricarica della batteria, che si effettuerà da una comune presa della corrente e, garantisce Tata, costerà meno di un paio di litri di benzina. Se così fosse davvero, il risparmio sarebbe notevole.

SUEPER POLIMERI Tutto ciò sarà possibile grazie alle batterie ai super polimeri di litio prodotte dalla Miljø Grenland/Innovasjon, ora per più di metà controllata dalla londinese TMETC (Tata European Technical Centre), società consociata della Casa indiana. A detta della Tata, queste batterie garantirebbero maggiore densità di energia e maggiore durata rispetto a quelle utilizzate sui veicoli di più alta gamma. A beneficiarne per prima sarà appunto la Indica, ma la scelta di controllare una società specializzata in tecnologie "verdi"come la Miljø Grenland la dice più lunga: Tata mirerebbe infatti a produrre un'intera gamma di auto elettriche e ibride.


Pubblicato da Luca Cereda, 23/12/2008
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Auto elettriche: tra sogni e realtà