In viaggio con le DS di ieri e di oggi verso il festival della fotografia più importante d'Europa: Les Rencontres d’Arles 2015 (video)
UNA PER TUTTE Oggi le DS sono tre, prima ce n’era una sola. Quando la DS 19 varcò i cancelli del Salone di Parigi nell’ormai lontano 6 ottobre 1955, Pierre Boulanger, André Lefèbvre, Paul Magès e Flaminio Bertoni, suoi “padri, in cuor loro sapevano di aver prodotto qualcosa di speciale, rivoluzionario e originale, tanto nello stile quanto nel progetto. Con una silhouette futuristica e linee tese, che la facevano sembrare rannicchiata sul retrotreno, la DS 19 sfoggiava le sbalorditive sospensioni idropneumatiche e offriva un comfort sconosciuto agli automobilisti di allora.
L’AUTO DI DE GAULLE Con i francesi fu subito amore: 12mila DS vendute alla presentazione, 80mila a fine Salone. In breve - e questo, forse, i “padri” non osavano aspettarselo - nacque un mito. Ad alimentarlo furono le versioni più ricche (prima la Prestige, poi la Pallas), la variante cabrio e poi i primi successi sportivi nei campionati rally. Senza contare l’attentato fallito a De Gaulle, cui una DS 19 crivellata da 100 pallottole fece da scudo, traendolo in salvo.
VITA DA STAR Parte del successo della DS si deve però a quell’allure mondana che presto la circondò. Icona di eleganza e anticonformismo al tempo stesso, la DS faceva scalpore per il design ardito ma armonioso, destando ovunque interesse e curiosità. Tant’è che fu immortalata da artisti della fotografia come William Klein, Helmut Newton e Henry Cartier-Bresson, infilandosi nelle pagine delle più prestigiose riviste di moda e ospitando al volante stelle del calibro di Birgitte Bardot.
RINCONTRIAMOCI AD ARLES In omaggio al suo passato mondano, per celebrare i sessant’anni della DS abbiamo perciò deciso di riportarla tra flash e obiettivi, in un weekend all’insegna della belle vie. Con una Citroën DS23 Pallas del 1974 e una Nuova DS 5 – sua erede contemporanea in una ideale timeline che, nel frattempo ,ha trasformato DS in un brand - siamo andati fino ad Arles, per Rencontres d’Arles 2015, il più importante evento fotografico del calendario europeo. E’ una mostra che sta alla fotografia come Cannes o Venezia al cinema, per capirci, e che fino al 20 settembre prossimo costellerà la cittadina provenzale di tante piccole mostre (35 in tutto e 39 curatori all’opera). Ci sono più di 3.500 foto da vedere: il viaggio è un po’ lunghetto ma merita lo sforzo, da non sottovalutare per una sessantenne arzilla come questa nostra DS 23 Pallas fresca di restauro. Vedere per credere: clicca il video sotto e scopri com’è andata.