Un viaggio di 2.000 km per vedere di cosa è capace Porsche alla 6 ore WEC del Nürburgring. In mezzo, una visita a due musei un po' speciali
NE VEDREMO DELLE BELLE "Ciao Andrea, il weekend prossimo c'è la 6 Ore del Nürburgring, vieni anche tu?" Al telefono c'è Mauro, PR di Porsche. Io, che già m'immaginavo giri infuocati sul vecchio anello della Nordschleife al volante di una 911 GT3, accetto senza pensarci due volte. "Andiamo in macchina, con due Cayenne S e-hybrid, a vedere la 6 ore WEC: la squadra Porsche è in gran spolvero e ne vedremo delle belle. Ho già trovato tre colleghi che ci faranno compagnia" - chiosa Mauro.
ITINERARIO Dalle compressioni della Nordschleife ai dossi (e al traffico vacanziero) dell'autostrada: mannaggia! Oltre 1.000 km - partiamo da Padova, sede di Porsche Italia - sono un bel pezzo di strada. Fortuna che, una volta giunti sul germanico suolo, potremo premere il gas senza ritegno, incuranti di consumi e con buona pace degli ecologisti. Se devo dirvela tutta, avrei preferito una 911 Turbo piuttosto che una Cayenne e-hybrid, ma tant'è. L'itinerario è semplice: prendiamo per il Brennero, poi Austria, Ulm, Stoccarda e, infine, dritti fino a Nürburg.
DEUTSCHLAND UBER ALLES Più passano i km più devo ricredermi: la Cayenne è una grande e silenziosa passista, anche in versione e-hybrid. Rimanendo a velocità umane, intorno ai 130-140 km/h, il consumo è di circa 9,5 km/litro.Nell'ultimo tratto, tutto senza limiti, ci diamo dentro, raggiungendo punte di 220-230 km/h. Provo a star dietro ad una 991 camuffata che ci sorpassa, ma si proietta nell'iperspazio in tempo zero, dimenticandosi ben presto di noi. La Germania è l'unico posto dove puoi viaggiare placidamente a 180 km/h e veder comparire nello specchio retrovisore uno che ti lampeggia, chiedendo strada. Che Paese, ragazzi!
DORINT Che sei arrivato al 'Ring lo capisci da una cosa: le supercar che incontri in giro. Ce ne sono ovunque, tanto che quasi mi sembra di vederle anche sulle colline che pascolano placide, insieme alle mucche... Allucinazioni post-viaggio, naturalmente. Il leggendario Hotel Dorint, in cui alloggeremo con i miei compagni di trasferta fino a lunedì mattina, mi riporta nel mondo reale: apro la finestra della camera e scopro di essere proprio davanti all'ultima curva del circuito GP, poco prima del rettilineo!
SPIRITO PORSCHE Lo respiri, lo spirito Porsche, anche solo gironzolando nei paddock: nel World Endurance Championship corrono alcuni tra i migliori piloti del mondo, gente che magari ha corso anche in F1, ma non te lo fa pesare. Ci parli, gli fai l'in bocca al lupo per la gara, e loro ti rispondono - per citare Mark Webber, prima guida della Porsche 919 e-hybrid LMP1 - "tranquillo, ci vediamo dopo al bar!". Una sicurezza ostentata, grandi sorrisi e battute: l'Audi e la Toyota, infatti, sono dietro già dalle qualifiche.
THAT'S MOTORSPORT La gara parte alle 13.00 di domenica: al 'Ring c'è - stranamente - un sole che spacca le pietre e due passi in griglia di partenza poco prima del via mi confermano che Porsche, che pure gioca in casa, è la favorita. La 919 e-hybrid è, infatti, quasi inavvicinabile, circondata com'è da un sacco di tifosi. Intanto, sulle tribune ci sono 62.000 spettatori paganti. Moltissime famiglie, mamme e bimbi che acclamano i loro beniamini. Ecco, è il potere del Motorsport, almeno in una certa parte d'Europa.
THE WINNER IS... Porsche, se ancora non lo sapete. In LMP1, la classe regina, a trionfare è stata la Porsche 919 e-hybrid di Bernhard-Webber-Hartley, seguita a ruota dalla numero 18 dell'equipaggio Dumas-Jani-Lieb. Solo terza e quarta, invece, le Audi. Stessa solfa in GTE Pro, dove la Porsche 911 l'ha spuntata sulla Ferrari di AF Corse.Dopo le fatiche della gara tutti in hospitality Porsche, dove due enormi 1 e 2 in polistirolo troneggiano sul bancone e le pinte di birra, dopo qualche ora, non si contano più. Anche questo è lavoro di squadra...
VERSO CASA Archiviata la gara, il lunedì, siamo pronti per ripartire. E' ancora presto, però, per fare rotta verso casa: l'autostrada per tornare passa da Stoccarda. Vuoi non fermarti in pellegrinaggio lì dove tutto è nato, a Zuffenhausen? Magari facendo anche una bella visita al museo. Volendo, poco prima di Stoccarda c'è Sinsheim, un luogo-non-luogo dove è stato accumulato di tutto: aerei (visitabili), locomotive, motori di navi, auto, moto, bici, mezzi da guerra... Gustatevi le gallery!