Prendi la 75 Tourer, gonfiala e incattiviscila, proiettandola nel quarto millennio. Rover si scrolla la polvere di dosso e presenta un prototipo a muso duro, fatto di esercizi di stile e previsioni future. Tourer Concept Vehicle, per gli amici TCV.
Lo spazio per cinque è ormai scontato, tocca dunque esagerare dietro, tipo con un bagagliaio che non fa una grinza se devi caricare la lavatrice o la poltrona del salotto stile Luigi XII (testimoniano le foto). Il tutto grazie agli schienali dei tre sedili posteriori che si ripiegano singolarmente a livello del piano di carico, e al pianale principale disegnato in modo da poter essere rimosso dalla posizione normale e stivato sul piano dello scompartimento più basso.
Mentre la sezione inferiore del portellone è stata pensata come una piattaforma di carico piana una volta aperta e lo schienale del sedile posteriore centrale può essere sostituito da vari moduli ad inserimento, come un seggiolino per bambino, una console di giochi, uno scalda/raffredda vivande e un computer portatile.
E la faccia, certo. Dimensioni imponenti messe in evidenza da una linea di cintura alta, passaruota pronunciati, cerchi di grandi dimensioni, linee secche e decise. Con un frontale dominato dall’ampia calandra e dai gruppi ottici sfuggenti, il lungo cofano profilato e la presa d’aria inferiore a due sezioni. Dietro, a rivestire la lavatrice, una coda gobba più bassa rispetto alla linea del tetto, con uno spicchio di lunotto, fari trasparenti e due terminali di scarico ai lati del paraurti.