Per ora gioca a nascondino con le modifiche aerodinamiche, ma va sempre forte. La nuova Red Bull RB7 cercherà di ripetere l'exploit dello scorso anno, stavolta come favorita d'obbligo.
SE VEDE ROSSO… Nonostante sia la monoposto del Campione del Mondo in carica, ha fatto a meno di un palcoscenico tutto suo. Svelata sull’asfalto del circuito di Valencia, dividendosi la scena con la Mercedes, con la “gemella” Tororosso e con la Lotus e la Williams, la nuova Red Bull – nome in codice RB7 – rimane comunque la monoposto da battere in questo mondiale 2011, almeno ai blocchi di partenza. Anche perché a guidarla ci sono ancora Sebastian Vettel, campione all’ultima curva, e un agguerrito Mark Webber, al pari di Alonso nero di rabbia per un titolo sfuggito all’ultima corsa, e per di più ceduto a un compagno col quale – si sa – sono spesso storie tese.
PRETATTICA Se la Red Bull è la favorita d’obbligo sulla carta, fare pronostici resta un rompicapo, dopo queste prime presentazioni; tra chi gioca a carte coperte (Ferrari), ammettendo pubblicamente che la monoposto cambierà radicalmente in vista della prima gara di Sakhir, chi sfoggia novità tecniche interessanti (tipo gli scarichi rivolti in avanti della Lotus-Renault o le fiancate col doppio fondo della Toro Rosso), chi le novità le annuncia forti e imminenti (Mercedes) e chi si fa ancora attendere (McLaren). E questa RB7, da che parte sta?
SEDERE BASSO E PINNETTA Probabilmente nella cerchia di quelle che vedremo cambiare nel cammino da qui alla prima griglia di partenza, quando man mano verranno svelati gli assi nella manica. Intanto, nell’edizione 2011 per ora è tra le poche che conserva la pinna orizzontale, ma sfoggia un retrotreno estremamente basso e rastremato e si preannuncia lo stesso sensibilmente evoluta rispetto alla monoposto del 2010. La sospensione, manco a dirlo, è di tipo pull-rod. Il motore è invece made in Renault.