Dopo aver equipaggiato per lungo tempi i classici black cabs con il suo motore 2.7 diesel, Nissan prova a reinterpretare il classico taxi londinese con il Nissan NV200 London Taxi
TRASFORMISTA Che il Nissan NV200 (o Evalia che dir si voglia) si presti a innumerevoli personalizzazioni abbiamo già avuto modo di apprezzarlo nelle infinite-più-una versioni destinate al trasporto di persone e mercanzie varie, chitarre Gibson comprese (vedi notizie correlate). Ora, nel suo ultimo travestimento l’NV200 veste i panni del famoso black cab, il celeberrimo taxi londinese. Disegnato a Londra e per Londra, come rimarcano orgogliosi i tecnici giapponesi, il Nissan NV200 London Taxi è stato sviluppato presso Nissan Design Europe (NDE) di Paddington, lo stesso centro responsabile di Qashqai e Juke.
INCONFONDIBILE Per i padri del Nissan NV200 London Taxi la sfida più grande era inserirlo nel solco della tradizione londinese. Così il team di design di Darryl Scriven (Design Manager Nissan Europe) è andato in giro per la capitale intervistando i possessori di taxi per capire cosa fosse importante per loro e cosa contasse in termini di look per i clienti. La risposta si è concretizzata in una nuova calandra per l’NV200 con griglia ridisegnata oltre a nuovi fari, che, manco a dirlo, sono della classica forma circolare. Completano il quadroluci a LEDper migliorare la visibilità diurna della tradizionale insegna dei taxi e pannelli paraurti rinnovati.
UN NOME, UNA GARANZIA Dopo essersi guadagnata un’ottima reputazione per affidabilità e durata con l’indistruttibile Diesel 2.7 che negli Anni 80 e 90 equipaggiava i black cabs FX4 Fairway e TX1, Nissan pensa ora di portare a spasso turisti e uomini d’affari con un moderno 1.6 benzina abbinato a un cambio automatico CVT. Il nuovo taxi prenderà servizio da dicembre 2014 ma sarà solo nel 2015 che arriverà anche la versione elettrica denominata e-NV200. La mission di Nissan a questo punto risulta ben chiara: sfruttare il ricambio generazionale dei vecchi taxi per insediarsi prepotentemente nel mercato delle auto pubbliche. La dimostrazione viene dal fatto che, oltre alla capitale inglese, anche New York, Barcellona e Tokio sono già finite nel mirino del marchio giapponese, che ha proposto loro taxi su misura.