- 24/02/12 - Tutte le monoposto del Mondiale Formula 1 2012
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- 02/02/12 - F1 2012: come cambia il regolamento
La Lotus E20 consentirà a Kimi Raikkonen e a Romain Grosjean di puntare all’agognato podio? A Enstone sembrano crederci davvero.
TENERE IL MUSO E così anche la Lotus E20, per il 2012 si arrabbia e tiene il muso. Non il broncio, sia chiaro, ma quel muso che, nel campionato Formula 1 del 2012, sarà il sigillo di appartenenza. Come le rivali recentemente presentate infatti, anche la nuova Lotus E20 ha un gradino anteriore, adeguamento forzato alle nuove normative FIA che impongono una minore altezza da terra. Non ci sono dubbi: quest’anno guardare la griglia di partenza del GP la domenica in TV sarà eccitante quanto sfogliare il calendario di Platinette. Tuttavia, se le nuove monoposto sono veloci anche solo la metà di quanto sono brutte, anche in questo caso non ci sono dubbi: sarà uno dei campionati più combattuti degli ultimi decenni.
CORSI E RICORSIIl nome della nuova Lotus è un richiamo alla storia: 20 infatti sono le monoposto progettate e uscite dalla fabbrica di Enstone che, in passato, ha ospitato Benetton e Renault. E se ben ricordate, personaggi come Michael Schumacher e Fernando Alonso c’hanno corso e vinto il campionato. Senza falsa modestia, Lotus si dichiara quindi intenzionata a rivivere quei Glory Days, volendosi lasciare alle spalle 5° posto del 2011. Per questo motivo, molte componenti della monoposto sono state riprogettate/riviste.
AL PASSO COI TEMPI La tecnica è stata accuratamente rivista, adeguata e realizzata in funzione del nuovo regolamento FIA e delle sue fastidiose restrizioni. Ovviamente, particolari attenzioni sono state date all’aerodinamica, con l’obiettivo di canalizzare quanta più aria possibile nella parte inferiore della monoposto. In particolare, “l’ala anteriore è una continuazione dei concetti sui quali abbiamo lavorato dal 2009. Quanto all’ala posteriore, abbiamo continuato a lavorare su un soddisfacente livello di aderenza e stabilità sfruttando al meglio il potenziale del DRS”. Queste le parole del direttore tecnico James Allison. Dulcis in fundo, gli scarichi sono stati riposizionati causa regolamento e le sospensioni riviste per non infastidire l’aerodinamica globale della vettura.
BUONE INTENZIONI Solo l’impietoso cronometro potrà giudicare la bontà o meno del progetto. E lo farà, durante gli imminenti test a Jerez. Tuttavia, qualcosa si può dire sulle intenzioni del Team, assolutamente positive e ambiziose. Da Enstone i proclami sono chiari: “Se finiremo al quinto posto nel campionato costruttori saremo delusi. Nel caso invece di quarto posto, potremo pensare di aver compiuto un buon passo avanti. Se finiamo in terza posizione invece saremo molto felici. Sappiamo che la competizione è intensa, elevatissima, ma questo è il motivo per cui noi gareggiamo ". Il nome c’è, il blasone pure. Non mancano nemmeno i piloti, con un ex campione del mondo affamato di riscatto. Attendiamo il verdetto imparziale della pista.