Con Wrapify si guadagna rivestendo la propria auto di pubblicità
PUBBLICITÀSU QUATTRO RUOTE In tempi di crisi la prospettiva di tagliare sulle spese dell'auto farebbe gola a chiunque. Anche se ciò significasse rinunciare alla vernice metallizzata arancione color frutto della passione o a una delle tante diavolerie cromatiche con cui le case automobilistiche fanno abboccare anche gli automobilisti meno fashion. In quanto a estetica, andare in giro con la pubblicità di Luigi il Carpentiere stampata, aerografata o dipinta su cofano, tetto e portiere non sarà il massimo, ma questo stratagemma utile sia ad automobilisti che a case auto – gli uni risparmiano, le altre ci guadagnano – è un'usanza già collaudata. Che promette però di diventare virale, in America, grazie a un'App chiamata Wrapify.
GUADAGNARE GUIDANDO Wrapify è stata ideata da James Heller qualche mese fa. Il suo slogan è “Make money while you drive”: già dalla homepage del sito è possibile valutare, sulla base dei chilometri percorsi giornalmente e della superficie di carrozzeria che si è disposti ad allocare alla pubblicità, quanto il ricorso a questa App possa far guadagnare. Ad esempio, stimando 20 km al giorno (che potrebbero equivalere al tragitto in auto casa-stazione di un comune pendolare) e una copertura totale dell'auto, si possono guadagnare fino a 54 dollari alla settimana. Più che sufficienti per permettersi una pizza in più al sabato e per recuperare ampiamente i costi del carburante.
COME FUNZIONA Il servizio copre 11 città americane; se si risiede in una di queste città, si sono compiuti i 21 anni di età (corrispondenti alla maggiore età in molti stati della Federazione) e si possiede un'auto immatricolata dal 2008 in poi si può fare richiesta di adesione al programma di carvertising. Se si viene selezionati, si installa sul proprio smartphone la App (disponibile per il solo sistema operativo iOs) per permettere alle aziende di tracciare i movimenti dell'auto e valutare la visibilità reale della propria pubblicità su quattro ruote. L'azienda che decidesse di usufruire del servizio potrà infatti decidere la città in cui desidera che la pubblicità sia vista, su quante macchine e per quanto tempo. A un paio di mesi dall'inizio del progetto è stato calcolato che la pubblicità realizzata in questo modo è nettamente più efficiente di quella vista su un cartellone cartaceo qualsiasi.
ITALIA E CAVILLI LEGALI Esperimenti di questo tipo non sono nuovi. Nel 2010 il produttore molisano DR Motor Company predispose un lotto di mille DR1 “sponsorizzate”, che garantivano uno sconto di 2.000 o 3.000 € (rispettivamente per la versione benzina e per quella GPL) sul prezzo iniziale della vettura, oltre a una provvigione di 100 € (scontati dalle rate del finanziamento) se si portava un amico in DR. Ma è soprattutto all'estero che ha avuto più successo questa pratica, dal momento che in Italia niente impedisce a un produttore di fare pubblicità a se stesso sulla carrozzeria delle proprie auto, male cose si complicano quando la pubblicità viene fatta per conto terzi. In questi casi, infatti, la legislazione prevede che solo i veicoli adibiti a trasporto di linea e non di linea (mezzi pubblici e taxi) possano usufruire di questo tipo di sponsorizzazione. Resta quindi improbabile, allo stato attuale delle cose, un eventuale approdo di App come Wrapify nel nostro paese.