La sesta generazione segna un grosso passo in avanti in fatto di design e tecnica. Arriva la tecnologia common rail per i motori diesel a tutto vantaggio di una sileziosità di marcia mai raggiunta prima.
LA VI SERIE, IL SALTO NEL DESIGN In soli quattro anni, fino a fine luglio 2012, sono state 2,85 milioni le Golf costruite sulla base della sesta generazione presentata nel 2008. Notevoli i passi avanti compiuti in fatto di sicurezza: la nuova carrozzeria saldata con il laser era talmente stabile da ottenere il massimo del punteggio, cinque stelle, nel crash-test EuroNCAP. Inoltre la dotazione di serie comprendeva un altro airbag: quello per le ginocchia del guidatore. I motori diesel passarono dalla tecnologia a iniettore pompa, ormai superata, a quella più moderna ed efficiente commn rail. Nuovi sistemi di assistenza, come la regolazione automatica degli abbaglianti, il Park Assist e il sistema di assistenza nelle partenze in salita hanno fatto eleggere la Golf VI “World Car of the Year”. Nel 2008 il responsabile del design è un certo Walter de Silva che ne stravolge la linea. Visivamente, la Golf VI appariva più bassa rispetto alla versione precedente, seguendo il nuovo DNA stilistico della Volkswagen, che nel frattempo era stato perfezionato e puntava su un andamento più orizzontale degli elementi di frontale e posteriore.