Nel futuro della casa di Wolfsburg non ci sono solo le elettriche. Il prossimo obiettivo è la sicurezza totale per chi va in auto
OLTRE IL DIESELGATE In questi ultimi anni Volkswagen ha compiuto passi davvero importanti per cercare di superare lo scandalo Dieselgate, a cominciare dalla nuova gamma di veicoli a zero emissioni capitanata dalla ID.3, in arrivo ad aprile (salvo ritardi legati all’emergenza COVID-19) e seguita dalla ID.4 nel corso dell’anno, e tutti gli altri modelli elettrici e plug-in in cantiere per i prossimi mesi. Questo non ha però impedito alla casa tedesca di concentrarsi anche su altri aspetti, come la sicurezza.
BASTA INCIDENTI Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Reuters, la casa di Wolfsburg intende lanciare entro la fine dell’anno un nuovo sistema operativo per le sue auto, con l’ambizioso obiettivo di eliminare gli incidenti tra autovetture entro il 2050. La prossima generazione di auto sarà dotata di software, sensori e processori in grado di anticipare gli incidenti, se non di evitarli completamente. In aggiunta, il sistema sarà in grado di apprendere e adattarsi alle diverse situazioni che si potranno verificare.
Gli interni di Volkswagen ID.3, in arrivo ad aprile
UNA SVOLTA RADICALE “Non vogliamo più incidenti d’auto entro il 2050”, racconta il capo della strategia di Volkswagen Michael Jost. “Quanto rapidamente possono migliorare gli algoritmi e i dati raccolti? I nostri clienti dovrebbero beneficiare dal deep learning ogni settimana, ogni giorno. Ci stiamo spostando dall’essere un’azienda che produce dispositivi all’essere un’azienda che produce software”.
SI COMINCIA CON GLI USA Il nuovo software sarà installato inizialmente sulle ID.3 vendute negli Stati Uniti e in Canada. Dal momento che si tratta comunque di una tecnologia del tutto nuova, e indubbiamente ancora acerba, Volkswagen insiste nel ricordare ai guidatori di non abbassare la guardia quando sono al volante. Questo software funzionerà davvero, o i piani del costruttore tedesco sono fin troppo visionari e irrealizzabili? Lo scopriremo da qui al 2050!