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Record

Vittorio e Nico Malingri: nuovo record per l'Unconventional Team Citroen


Avatar di Emanuele Colombo, il 27/04/17

7 anni fa - Vittorio e Nico Malingri conquiatano un nuovo record con l'Unconventional Team Citroen, attraversando l'Atlantico in 11 giorni

Vittorio e Nico Malingri conquiatano un nuovo record con l'Unconventional Team Citroen, attraversando l'Atlantico in 11 giorni

L'IMPRESA Nel cuore della notte, nel mezzo dell'oceano, con la luna piena e il plancton sotto il pelo dell'acqua il nostro catamarano Feel Good lasciava una scia luminescente: lo racconta Vittorio Malingri che con il figlio Nico ha appena conquistato il record nella traversata da Dakar a Guadalupe, vestendo la maglia dell'Unconventional Team Citroen. Un viaggio di 11 giorni, 1 ora e 9 minuti, affrontato su una barca di 6 metri, timonando 12 ore al giorno a testa, senza alcun riparo, dormendo in qualcosa di simile a un'amaca appesa fuoribordo.

DA BRIVIDI Un viaggio di 5.000 chilometri, in cui i Malingri giurano di essersi divertiti moltissimo, ma hanno anche dovuto affrontare privazioni e rischi. L'imbarcazione si è rovesciata a causa delle onde e del vento; Nico ha dovuto evitare in extremis due balene grigie emerse all'improvviso proprio davanti alla prua e uno squalo ha seguito lui e Vittorio per un paio di giorni. Paura? Solo nelle difficoltà, per Nico, che ricorda la preoccupazione di non riuscire a raddrizzare la barca dopo il capovolgimento. Vittorio rammenta invece il terrore prima della partenza, quando sentiva la responsabilità di accompagnare il figlio in una simile impresa.

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DIETA MEDITERRANEA La chiave per superare le avversità e la paura? La preparazione. A differenza di altri che hanno fallito il record puntando sulla leggerezza, i Malingri avevano a bordo una ricca dotazione di pronto soccorso e tutti i ricambi per la barca, compreso un timone di scorta e il kit per riparare le vele, perché per arrivare primi, ricorda Vittorio, prima bisogna arrivare. La dieta? Niente liofilizzati o alimenti tecnici, ma una dieta all'italiana basata su parmigiano, friselle, noci e frutta secca: “Magari non sono altrettanto efficaci nel farti mantenere il peso, ma danno tutt'altra soddisfazione”, ricorda Nico.

L'IMPONDERABILE E anche la tecnologia ha fatto la sua parte, visto che Feel Good ha a bordo una rete elettrica alimentata da pannelli solari e due batterie al litio da 7,5 kWh, per alimentare gli strumenti di navigazione, i 4 smartphone e il tablet che i Malingri si sono portati per tenersi in contatto con i meteorologi e ogni altra evenienza. Ma quando sei in mezzo all'oceano, tra onde, balene, squali, meduse giganti, pesci Luna e tartarughe, c'è sempre qualche cosa che sfugge alle possibilità di controllo: “Le previsioni del tempo sono affidabili fino a 5 giorni di distanza”, spiega Vittorio, “oltre si possono fare delle ipotesi basandosi sul confronto di diversi modelli: ovviamente siamo partiti quando ritenevamo di avere le migliori condizioni per il record, ma a un certo punto il vento ha mollato e tutto il vantaggio che avevamo accumulato i primi giorni poteva sfumare”.

IL BERRETTO DI NINO Fermi in mezzo al mare, a sole 60 miglia dal traguardo, senza una bava di vento, serviva un aiuto dal Cielo per proseguire e concludere in tempo la traversata. Ed ecco che Vittorio si è ricordato di avere a bordo “il berretto del Nino”: il berretto con pon-pon rosso di un amico scomparso, che avrebbe voluto fare una traversata con Malingri ma non ci è mai riuscito. “L'ho indossato quasi per scherzo e venti minuti dopo è tornato il vento”, dice Vittorio. Cose che succedono là dove cielo e mare si confondono.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 27/04/2017
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