Il fattore C dà una mano alla Lancia, che senza volerlo si trova in Casa una testimonial d'eccezione: Carla Bruni, first lady francese. Eccola nella sua interpretazione più naturale, quella di diva nello spot Musa, prontamente riproposta in televisione in questi giorni.
NOVELLA 2000 Nella vita e nel lavoro ci vuole talento, intuizione, visione strategica. Ma anche fortuna e capacità di cavalcare i trend. Archiviato lo spot con Carla Bruni per la Musa, in casa Lancia probabilmente stavano pensando alle prossime mosse di marketing. E lo sanno fare bene, considerando che nel 2007, nonostante la penuria di vere novità, sono riusciti a incrementare le vendite. Ma cosa succede se - per caso -la stessa Bruni occupa in un baleno il posto al fianco del Presidente francese? Che domande: si rimette in onda lo spot.
CASO E STRATEGIA Mossa ineccepibile, i colpi di fortuna è meglio sfruttarli. E Carla Bruni, che proprio sconosciuta non era,con il "fidanzamento" presidenziale ha superato il confine. Da una popolarità notevole ma di nicchia, e comunque legata alla territorialità è oggi - a tutti gli effetti - una first lady globale. Magari ancora anomala e con qualche dettaglio da sistemare a livello contrattuale, eppure conosciuta ai quattro angoli del globo. Non a caso in Italia assistiamo alla riprogrammazione dello spot e anche scorrendo blog e siti di file-video sharing internazionali l'accoppiata Musa-Bruni conosce improvvisa popolarità. Con commenti interessati di appassionati non solo dell'auto, ma anche della love story. E allora guardiamolo questo spot.
BANG BANG Ambientato in Ungheria, a Budapest con i suoi tanti ponti. I toni sono da Gotham City, tutto si gioca sulle ombre, sull'oscurità e sull'immaginario luxury. Una "limo" e una Musa. Carla Bruni coccola la sua chitarra in un interno voluttuoso fatto di pellami e atmosfere glamour. Poi la sorpresa: esce dalla Lancia e fulmina con tocco fiammeggiante la comune limousine. A contorno musicale c'é Bang Bang (my baby shot me down) di Cher, reinterpretata e resa famosa anche al pubblico giovane (o giovanile) dal Tarantino di Kill Bill. Tutto ben eseguito e ben studiato per posizionare il monovolume Lancia nel segmento premium dei mini-MPV e differenziarlo dalla cugina senza grilli per la testa, l'Idea di Fiat. Ma la fortuna di diventare anche la "musa" di Sarkozy in Lancia non l'avevano certo prevista.
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