Touring Superleggera: Piero Mancardi fa il punto sul futuro; "la sfida è creare un'identità forte anche quando le auto si guideranno da sole"
SOFFIA SULLE CANDELINE! Dici Touring Superleggera e pensi a capolavori come la mitica Alfa Romeo Disco Volante, la Ferrari 166 MM, la Lamborghini 350 GT, passando per l’Aston Martin DB5, solo per citarne alcuni. Se come me proprio non riuscite a essere indifferenti dinnanzi a tali opere d'arte (passatemi il termine), segnate queste date. Dal 22 settembre al 20 novembre la storica carrozzeria Touring Superleggera festeggia al Museo Nazionale dell’Automobile (MAUTO) di Torino i suoi primi novant’anni.
COME MARTI E DOC Un viaggio nel tempo, dal lontano 1926, anno della fondazione con Bianchi Anderloni, Ponzoni ed Ascari, sino ai giorni nostri in un mix di auto, modellini e aneddoti da non perdere. Per l'occasione non mi sono lasciato scappare l'opportunità di fare due chiacchiere con Piero Mancardi, CEO di Touring Superleggera circa il futuro della storica Carrozzeria italiana.
“Festeggiamo questo nostro importante anniversario al MAUTO - dice Mancardi - non solo perché è il più importante museo nazionale dedicato al mondo dell’automobile, ma anche perché Torino è stata prima la culla poi il centro industriale dell’automobile italiana. E lo facciamo attraverso 11 dei nostri modelli più significativi".
LA STORIA DELL'AUTO Si va dall'anteguerra, periodo nel quale i carrozzieri erano veri e propri sarti del metallo, sino ai tempi moderni in cui, oltre alla bellezza della linea, è la tecnologia a giocare un ruolo importante. Una volta, parliamo degli anni ’30, era normale acquistare una vettura senza la carrozzeria per farla vestire secondo il proprio gusto all'artigiano di fiducia. Poi i costi di produzione sempre più bassi e l'introduzione della catena di montaggio hanno fatto si che tutto ciò terminasse.
"Se il nostro brevetto “Superleggera”, ci permetteva di alleggerire al massimo la carrozzeria delle automobili più sportive, consentendo di eccellere anche nel settore delle auto da competizione, oggi l'obiettivo è quello di riconquistare quella fetta di mercato che ci ha visto protagonisti nell’arco del ‘900".
OCCHIO VERSO IL FUTURO "La sfida è quella di sfruttare le nuove tecnologie, come la guida autonoma o la propulsione elettrica per creare un'identità forte della Touring Superleggera anche quando l'auto si guiderà da sola. Forti però di una filosofia che, dopo 90 anni, non è mai cambiata, ovvero: eleganza, purezza delle linee e delle proporzioni e cura maniacale dei dettagli".
ARRIVANO I COMPOSITI "Come una volta manteniamo l’abilità della lavorazione manuale del metallo, ma riteniamo, per esempio, che la stampa 3D giocherà un ruolo importante nella produzione. Usiamo l’alluminio da sempre, ma integriamo anche il carbonio e i compositi, perché sono i materiali del futuro. Diamo forma a vetture con motore termico, ma ragioniamo su ibride ed elettriche. Del resto se smettessimo di produrre auto chi vincerà i vari concorsi d'eleganza tra 40 o 50 anni? Come dargli torto!