Tuning? Meme? Replica? Il go kart vestito da Cybertruck Tesla promette di diventare virale
BRICOLAGE Dalla passerella con vetro blindato in frantumi ai meme su Facebook il passo è stato breve: il Cybertruck di Tesla, con il suo design si presta a essere chiacchierato. Chi lo ama e chi lo odia. E c'è poi chi lo omaggia a modo suo, come i piloti americani Jordan e Ricky Taylor che, con l'aiuto di cartone, carta d'alluminio e nastro americano, hanno carrozzato il loro go kart in modo da ricordare l'ultima creatura di Elon Musk.
We didn’t have any media visit during production, but here are some pics of #CyberKart on the assembly line. @RickyTaylorRacehttps://t.co/wE3jvGlx7cpic.twitter.com/ita7KsFskW
— Jordan Taylor (@jordan10taylor) 26 dicembre 2019
MOTORE A DUE TEMPI Il risultato, prontamente ribattezzato Cyberkart, sembra fatto per competere nelle soap box races rese celebri in tempi recenti dalla Red Bull, le gare in discesa per modelli autocostruiti e privi di motore. La creatura dei fratelli Taylor, però, un motore ce l'ha eccome e di certo non è a emissioni zero come il Cybertruck originale. Anzi, trattandosi di un'unità a due tempi produce anche la sua bella dose di fumo e l'odore di miscela bruciata.
Introducing. CyberKart. #CyberKartpic.twitter.com/LwEDzZO5ba
— Jordan Taylor (@jordan10taylor) 25 dicembre 2019
COM'È FATTO La costruzione è semplice: si avvale di una carrozzeria autocostruita in fibra di carTonio tenuta insieme da nastro adesivo e ricoperta di carta d'alluminio per alimenti, a dare il look spaziale delle pannellature originali in acciaio spazzolato. Sotto, troviamo griglie metalliche di dubbia provenienza (barbecue? scaffalature da frigorifero?) a fare da rinforzo. A quando una versione 100% elettrica?