Il nome con la A maiuscola è il brevetto di una società toscana, ma con la a minuscola lo conoscono tutti e identifica una serie di sistemi - a volte anche molto diversi - finalizzati a punire le infrazioni tramite documentazione fotografica. Esistono molti produttori e ogni nazione ha i suoi preferiti, e la sua filosofa d'ambientazione. Dalle "casette per gli uccelli" dei sobborghi londinesi ai piccoli "fortini in muratura" nei pressi di Ginevra. Fino a soluzioni mimetizzate o pistole laser da Guerre Stellari.
AUTOVELOX Di regola è un parallelepipedo montato su un cavalletto, sui vetri laterali delle auto (abbandonate "casualmente" su tratti a rischio) o su piccole postazioni fisse. Attraverso il puntamento di 2 fasci di lucemisura la velocità istantanea del veicolo. Quasi sempre viene utilizzato con una macchina fotografica impostata in modo da scattare l'immagine del trasgressore a una distanza prefissata. Alcuni modelli servono per la contestazione immediata, altri raccolgono dati e immagini e diventano poi cartoline poco gradite per chi le riceve. Il tempo ha accompagnato un'evoluzione continua: dall'optional della seconda fotocamera per immortalare il viso del guidatore, a quelli dotati di archivio al passo con i tempi. I primi modelli quando finiva il rullino smettevano di scattare e a quel punto incappare o meno nelle sanzioni diventava davvero una lotteria...
PISTOLE LASER Si tratta di un sistema di misurazione della velocità di dimensioni ridotte. Simile a una cinepresa o a un "fucile"viene puntato dall'operatore sui veicoli "sospetti" e permette di accertarne la velocità fino a 2.000 metri di distanza. Sul display appare la velocità rilevata. Oggetto di molte contestazioni é comunque omologato e richiede mano ferma ed esperta nell'utilizzo di operatori specializzati. A suo modo comunque un'arma pregevole: in pochi millesimi di secondo individua la velocità del mezzo.
RIPRESE VIDEO I videoregistratori che non perdonano. Si tratta di videocamere a colori compatte, con videoregistratore e stampante, installate a bordo di autovetture in divisa o in abiti civili, che consentono di rilevare la velocità dei veicoli in movimento. Ma non solo. Il sistema fornisce anche prova utile per l'accertamento di altre violazioni al codice della strada, agevolando la contestazione immediata o differita. Se siete appassionati delle strisce di Joe Bar ricorderete quella vignetta esilarante in cui il motard supplicava in ginocchio il poliziotto per avere la foto da far vedere agli amici con il record di velocità... sogno o realtà?
SORPASSOMETRI Temutissimi e ancora poco conosciuti. Secondo la Polizia Stradale sono un ottimo strumento per indurre al rispetto del Codice della Strada. Le telecamere dei sorpassometri sono inflessibili e non perdonano. Anche se andate piano ma superate quel furgoncino lentissimo superando la mezzeria, sono guai. Al momento sarebbero una trentina disseminati su vari tratti stradali della penisola, Sardegna compresa. La morale? Sorpassare dove è vietato è sbagliato e pericoloso, ma nelle zone controllate qualcuno ve lo ricorderà anche a mesi di distanza. Pensateci. Funzionano sempre, giorno e notte. Festivi compresi.
TUTOR - SICVE (Sistema Informativo per il Controllo della Velocità). Record casello-casello addio. Si tratta di un sistema di rilevamento della velocità media effettuato su un determinato tratto stradale. Presente oramai su molte autostrade e in continua diffusione, visto dalla parte dei "piedoni" presenta una serie di vantaggi e svantaggi. Se sul tratto misurato - poniamo i km che separano Rovato da Ospitaletto sulla A4 in direzione Venezia - volete fare un sorpasso o accelerare oltre i limiti il sistema non vi prende. Ma la "fregatura" è, come dire, dietro l'angolo: la velocità media che terrete in quel tratto potrebbe risultare superiore al consentito e allora si finisce di diritto "nei premi". Infatti i tratti in cui avviene la misurazione non prevedono ovviamente Autogrill o aree di sosta per abbassare la media e, ovviamente, non avrebbe senso correre a 200 per i primi 4 km e poi rallentare a passo di lumaca.
TELECAMEREINTELLIGENTI La videosorveglianza da remoto, accompagnata da sensori annegati nell'asfalto per evitare contestazioni, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso pare essere il futuro. Molte le possibili applicazioni, alcune già concrete, altre a fini informativi o per governare sistemi di infomobilità, altre ancora a fini sanzionatori. Nel centro storico di molte città non vi lasciano scampo se non avete il permesso di ingresso, e vengono utilizzate anche per punire i motociclisti che spesso e volentieri invadono le corsie preferenziali. Di fatto telecamere e sistemi intelligenti possono essere utilizzati potenzialmente per rilevare una serie di infrazioni che normalmente passerebbero impunite.
SEMAFORO ROSSO Bruciare il semaforo? Brutte abitudini e non importa che abbiate fretta o che sia tardi e dall'altra parte non arrivi nessuno. Qui non ci sono scuse ed eccezioni e la repressione è sacrosanta. E siccome siamo un popolo di indisciplinati, molti semafori iniziano ad essere equipaggiati con telecamere e rilevatori ad hoc. Un bel flash e via. Sul momento pensate di essere furbi, quando arriva il verbale son dolori. In questo caso non esistono se e ma. Si tratta di un'abitudine stupida e potenzialmente letale. A mali estremi... estremi rimedi. Prevediamo una rapida diffusione, i produttori reclamizzano facilità di montaggio (pochi minuti) e risultati fotografici certi.
RILEVAMENTI ONESTI Sotto questa famiglia raggruppiamo gli autovelox "amici". Quelli che, di norma, sono collegati ad un panello che segnala istantaneamente la vostra velocità eccessiva. Onesti perché in questo caso viene preso alla lettera il fine "deterrente" di tali sistemi. Basta stare attenti e frenare. Ma, come sempre, meglio non dare nulla per scontato. Il rilevamento potrebbe anche essere posizionato alcune centinaia di metri dopo il "portale" segnalatore della velocità. Cosa significa? Che se frenate come ossessi e poi, subito dopo, frustate tutti i cavalli pensando di essere stati furbi...Ve ne pentirete amaramente.