DA LEON A O2 Dalle linee di produzione della fabbrica spagnola di Martorell non stanno più uscendo automobili marchiate Seat, ma respiratori assistiti destinati al sistema sanitario, impegnato - in Spagna come nel resto del mondo - a fronteggiare l’emergenza da coronavirus. La riconversione degli impianti è stata realizzata in una settimana, un tempo record.
Dai tergicristalli ai respiratori
TUTTO IN UNA SETTIMANA L’impresa è stata resa possibile in particolare da un team di ingegneri spagnoli che, in questi giorni, si è dedicato alla progettazione di diversi prototipi, ben tredici, fino alla realizzazione del modello definitivo, che sfrutta i motori dei tergicristalli. Esatto, avete capito bene. Con gli ingranaggi stampati in fabbrica, l’albero del cambio e un motorino adattato di un lavavetri, il progetto ha preso forma e si è trasformato in un respiratore chiamato OxyGEN.
Produzione di respiratori in Seat
COME È CAMBIATA LA PRODUZIONE La linea di assemblaggio che produce un sottotelaio di Seat Leon ha visto ben 150 dipendenti di diverse aree cambiare luogo di lavoro per realizzare i respiratori, composti da oltre 80 componenti elettronici e meccanici, sottoposti a controlli di qualità molto accurati, e sterilizzazione con luce ultravioletta. Insieme a Seat, hanno collaborato anche diverse aziende, tra cui l’Agenzia spagnola per il farmaco, Protofy.XYZ, CMCIB, l’Università di Barcellona, Recam Láser, Doga Motors, Luz Negra, Ficosa, Bosch, IDNEO, Secartys e LCOE.