Mentre in Italia si dibatte sull'eventuale "fuga" all'estero del Gruppo Fiat, nel Regno Unito il futuro potrebbe già essere realtà: guarda le immagini di Delta e Ypsilon marchiate Chrysler.
SMARCAMENTO Fiat lascia Confindustria e prepara l’addio all’Italia: così autorevoli economisti interpretano la decisione di Marchionne di portare fuori il Lingotto dall’Associazione degli industriali italiani, almeno stando a quanto trapela dalle colonne dei principali giornali italiani. Lo strappo sarebbe soltanto l’anticamera di una futura mossa più drastica e già paventata da tempo: dislocare definitivamente gli impianti produttivi del gruppo Fiat all’estero.
CARTOLINA DAL FUTURO Se così sarà o meno, a noi al momento non è dato di saperlo con certezza. La proiezione di un simile futuro però c’è già, senza bisogno di consultare sfere di cristallo o ninnoli magici. Basta guardare le foto della Lancia Ypsilon e della Lancia Delta marchiate Chrysler giunte direttamente dall’Inghilterra, unico Paese in Europa dove la compatta e la berlina sono vendute con il marchio Chrysler. Qui le alette di Chrysler hanno scalzato lo scudetto di Lancia sulla calandra, si tagliano sul posteriore ai piedi del lunotto e salutano dal cuore del volante chi guida a destra. Un cambio di bandiera a cui probabilmente dovremo abituarci, e per il progressivo oliarsi della sinergia fra Fiat e Chrysler, ma ancor più qualora i paventati intenti migratori di Fiat dovessero tradursi in fatti.
STESSO NOME Intanto all’estero le Lancia cambiano bandiera ma, per il momento, conservano il nome originale: Oltremanica si chiameranno Chrysler Delta e Chrysler Ypsilon, senza che l’operazione di re-badging si accompagni a un’operazione di re-naming. La scelta “conservativa” di Chrysler è stata accolta con favore anche dai dealer inglesi e supportata dai vertici con diverse motivazioni, in primis per rafforzare l’integrazione tra i marchi Chrysler e Fiat sulla scorta dell’esempio di Opel e Vauxhall.
INTERNAZIONALE Ma la scelta di non cambiare nome va letta anche come un’operazione di trasparenza; Chrysler non vuole insinuare nel cliente l’impressione di voler vendere un prodotto diverso da quello che sono la Ypsilon e la Delta avendole semplicemente ribattezzate e ri-marchiate; esattamente l’opposto, a livello strategico, di quanto fatto dalla Fiat con la Freemont, che ha cambiato il nome alla Dodge Journey, oltre a una serie di dettagli. Una terza spiegazione, più pratica, è infine che in questi specifici segmenti Chrysler non aveva nomi da spendere: non esistono, infatti, modelli dei quali la Delta e la Ypsilon potessero raccogliere l’eredità.