Il suo volto e la sua voce più nota è quella di Alex Zanardi: ''Anche se non ho fatto nulla, se non venire a sciare in ottima compagnia'', diceva cinque anni fa l'atleta di Castel Maggiore. Ora il progetto BMW SciAbile, per portare sulla neve persone disabili, compie vent'anni e siamo andati a vedere a che punto sono arrivati. ''Dai 33 allievi nel primo anno di attività, abbiamo raggiunto 196 partecipazioni nella stagione 2021/2022. Quest'anno le 180 presenze già registrate fino a gennaio ci mettono sulla buona strada per superare i 300 ospiti entro fine stagione'', dice Giulia Gros, istruttrice di sci coinvolta nel progetto e figlia del famoso Piero della Valanga Azzurra.
Roberto Olivi di BMW Italia, Andrea Gamba e Giulia Gros
I NUMERI DI SCIABILE L'incontro per festeggiare i vent'anni del progetto si è svolto alla Scuola di Sauze d’Oulx, dov'è nato: grazie a SciAbile, dal 2003 a oggi, sono state erogate oltre 15mila ore di lezione di sci gratuite a oltre 1.500 allievi con disabilità. Il tutto affrontando le problematiche più disparate, che vanno dalle difficoltà motorie a quelle cognitive. In parte la soluzione viene dalle attrezzature, dai seggiolini in composito dotati di imbracature montati su un mono-sci al Trotter (non mostrato nel video più in basso): una coppia di sci su cui l'allievo può stare in piedi, con un meccanismo a pantografo che ricorda la sospensione degli scooter a 3 ruote, per garantire la stabilità, e un manubrio a cui aggrapparsi.
Le attrezzature e lo chalet Sincero di SciAbile a Sauze d'Oulx
ATTREZZATURE COSTOSE L'ultimo ''mezzo'' a entrare nella scuderia il cosiddetto Snow'Kart, che permette la guida in autonomia anche a chi disponga della mobilità di un solo arto. È un seggiolino montato su una coppia di sci, che si orientano per sterzare tramite una barra mobile. Un istruttore segue legato con un cavo per poter frenare, se necessario. ''Sono attrezzature costose, che richiedono da 6.000 a 8.000 euro ciascuna'', mi dice Claudia Gambarino, maestra di SciAbile e psicologa. Anche perché sono due le aziende che si spartiscono il mercato, la francese Tessier che firma tutte le attrezzature di SciAbile, e un'altra ditta tedesca. Quindi c'è anche poca concorrenza, oltre ai bassi numeri che non consentono grandi margini nelle economie di scala.
IL RUOLO DELLE AZIENDE Questi costi sono difficili da affrontare per i privati (anche per la disparità di trattamento che c'è tra chi è supportato da INAIL, molto generosa nella fornitura delle attrezzature, e chi invece è assistito dall'INPS, ci dicono), e qui entrano in scena le aziende impegnate nei progetti di Corporate Social Responsibility. In occasione del ventennale, BMW ha fornito alla scuola un tapis-roulant per la risalita lungo 100 metri, di larghezza adeguata per il trasporto di tutte le sedie di ausilio degli atleti. Questo permette di affrontare i primi approcci alla neve in maniera graduale e senza dover prendere la seggiovia, cosa che spesso all’inizio risulta un ostacolo psicologico non da poco.
Sono 26 gli istruttori di SciAbile, vera anima del progetto
PROTETTO E ACCESSIBILE Altra novità importante è il nuovo Chalet Sincero, dedicato all’accoglienza dei ragazzi, delle loro famiglie, degli accompagnatori e dei maestri, donato da 2gether Onlus, coadiuvata dalla fondazione Time2 appartenenti alla famiglia Lavazza. Suddiviso su tre piani, lo Chalet è dotato di un parcheggio adiacente all’ascensore e al bagno disabili, per garantire il più facile accesso possibile. Il primo piano è dedicato al deposito delle attrezzature e alla vestizione degli allievi, mentre al secondo piano c’è l’area accoglienza con cucina attrezzata ad uso comune, divano, tv, dispensatore di bevande calde e soprattutto accesso diretto alla partenza del tappeto di risalita. Le lezioni si tengono così in un'area protetta antistante lo Chalet finché l'allievo non è in grado di accedere alle piste normali: in alcuni casi addirittura in autonomia.
Allievi del progetto SciAbile
IL VALORE UMANO Ma al di là dell'aiuto economico, l'anima di SciAbile rimangono gli istruttori, capaci di accompagnare gli allievi in una straordinaria avventura che sulle prime potrebbe sembrare inaffrontabile. ''Il primo passo è aiutarli ad affrontare la paura, per poter poi permettergli di superare i propri limiti'', mi dice Andrea Gamba istruttore e formatore per la didattica ai portatori di disabilità. Temi, quelli della paura e del superamento dei limiti, che sono l'esperienza quotidiana di qualunque sportivo e, a pensarci bene, anche di qualunque essere umano. ''In questo caso non bisogna imporsi dei traguardi né scadenze, ma creare un rapporto di fiducia e assecondare l'allievo. Ognuno ha i suoi tempi e le proprie possibilità, che magari richiedono anche 15 anni per poter essere valorizzate appieno'', dice Andrea.
Un allievo scia in autonomia con il monosci
COME? ''Scoprendo quello che Zanardi chiama il talento residuo, un concetto che lui ha sempre riassunto così: quando la vita ti obbliga ad affrontare situazioni complesse come la disabilità o una menomazione puoi farlo in due modi: rimpiangendo per sempre quello che hai perduto o non ti è stato dato, oppure chiedendoti cosa puoi fare con quello che ti è rimasto”, ricorda Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia. Il legame di SciAbile con il mondo dei motori è rafforzato dal motociclista Emiliano Malagoli, che è tornato sulla tavola da snowboard dopo aver perso una gamba in un incidente e che il progetto sia importantissimo lo vedi dai risultati che ottiene: dai sorrisi dei ragazzi che vi prendono parte. Una gioia che riempie e motiva gli istruttori, ripagandoli delle fatiche sostenute in gran parte su base volontaria, non retribuita. Del resto, qui, il vero premio è la consapevolezza di fare qualcosa di umanamente straordinario.
Il motociclista Emiliano Malagoli, testimonial di SciAbile
NON SOLO SCI “Se ci guardiamo alle spalle non sembra possibile che sia passato già tutto questo tempo e quante cose siano state fatte e migliorate”, dice Alberto Bergoin, uno dei fondatori del Progetto e direttore della scuola Sci Sauze Project. Soprattutto negli ultimi anni SciAbile ha davvero incrementato il numero di partecipanti, delle attrezzature specifiche, dei maestri di sci e snowboard specializzati, dei trasporti gratuiti e soprattutto delle ore di lezione e delle attività alternative gratuite e non, svolte sul campo. Basti pensare che da inizio stagione, 12 dicembre 2022, ad oggi siamo già a quasi 600 ore gratuite per un totale di 180 partecipanti (considerando il lungo periodo di stop delle vacanze di Natale e i week end in cui il progetto si interrompe)”.
In autonomia sulle piste: per alcuni il traguardo è possibile
AVANTI TUTTA “Sono già una ventina'', prosegue Bergoin, ''le scuole e le associazioni che hanno trascorso le loro giornate dedicate e una quindicina sono in programmazione per la seconda parte di stagione. Ma forse i dati che spiccano di più sono i 20 trasporti offerti dalla Croce Verde da/per Torino e cintura e i 76 trasporti programmati da dicembre ad aprile. I maestri coinvolti attivamente a SciAbile sono 26, di cui 4 formati negli ultimi due mesi. Inutile dire quanto questi numeri siano positivi e incoraggianti per poter continuare in questa direzione”.