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auto storiche

Ralph Lauren mette in mostra i suoi gioielli


Avatar di Luca Cereda, il 29/04/11

13 anni fa - Bellezze d'epoca al Musée Des Arts Décoratifs di Parigi

Bentley Blower, Ferrari 250 GTO, Jaguar XKD, Bugatti 57 SC Atlantic e tante altre rarità della collezione privata dello stilista Ralph Lauren per la prima volta in mostra. A Parigi fino al 28 agosto.

OLTRE L’ARMADIO La scoperta è che gli stilisti non hanno solo un guardaroba da fare invidia. Anche il garage non scherza. Vedere per credere al Musée Des Arts Décoratifs di Parigi, dove sono esposte le auto d’epoca di Ralph Lauren. Diciassette pezzi pregiati, selezionati dal curatore della mostra Rudolph Rapetti dalla ricca flotta dello stilista. Tutti modelli che spaziano dagli anni Venti fino agli anni Sessanta. Qualche nome? Bentley Blower, Ferrari 250 GTO, Jaguar XKD, Bugatti 57 SC Atlantic, Mercedes 300 SL Gullwing Coupé, e così via. Un motivo in più, se siete appassionati, per programmare a breve un week-end a Parigi. L’esposizione durerà fino al 28 agosto.

DA VEDERE Difficile trovare tante rarità raccolte insieme. Ci sono auto che hanno fatto la storia del genere sportivo, come la Jaguar XKD del ’55; altre invece sono modelli prodotti in un numero estremamente limitato di pezzi: è il caso della Bugatti 57 SC Atlantic, tirata a quattro esemplari in tutto il mondo, dei quali, oggi, ne sono sopravvissuti soltanto due. Ma le auto che meritano il viaggio fino a Parigi sono molte di più (l'esposizione si tiene presso il museo Les Arts Decoratifs, al 107 di Rue de Rivoli fino al 28 agosto). Vediamo nel dettaglio alcune delle vetture più preziose, in rigoroso ordine di anzianità.

BENTLEY BLOWER, 1929
E’ la Bentley che l’agente 007 ha guidato nei primi romanzi di Ian Fleming (“Casinò Royale”, “Vivi e lascia morire” e “Moonmaker”). Progettata Walter Owen Bentley, ha una carrozzeria massiccia, il decò della Union Flag sulle fiancate e un motore sovralimentato da 4 litri e mezzo. Proprio all’utilizzo di un compressore questa Bentley deve il nome “Blower”.

MERCEDES BENZ SSK “COMTE TROSSI”, 1930
E’ una Mercedes aristocratica: apparteneva a un italiano, il conte Carlo Felice Trossi, che era anche un pilota da corsa. Caratterizzata da un cofano molto lungo, che occupa più della metà della lunghezza della vettura, è l’emblema delle Mercedes di quegli anni. Altri segni particolari sono il radiatore proteso in avanti e i due tubi di scarico ai lati.

BUGATTI 57 SC ATLANTIC COUPE’, 1938
Portiere inserite nel tettuccio, finestrini elettrici di derivazione aeronautica, ma questa Bugatti ha anche giunti a vista e rivetti stondati lungo tutta la linea di mezzeria e sui parafanghi. Di 57 SC Atlantic Coupé ne sono state costruite quattro, ora ne rimangono solo due al mondo. Una è finita nel suntuoso garage dello stilista francese.

FERRARI 375 PLUS, 1954
Nata dalle sapienti mani di artigiani specializzati sotto le direttive di Pinin Farina, allora progettista ufficiale del Cavallino Rampante, sfoggia forme arrotondate e superfici levigate, con linee che si sviluppano tutte in senso longitudinale. Questa spyder dall’abitacolo monoposto ha anche vinto la 24 ore di Le Mans nel 1954.

JAGUAR XKD, 1955
Con quella pinna posteriore dalla punta tondeggiante, è considerata una della auto sportive più famose della storia. Negli anni Cinquanta, una vera e propria icona della velocità. Tanto da vincere per tre anni di fila la 24 ore di Le Mans (tra il 1955 e il 1957), aggiudicandosi nel ’56 anche corsa del Nürburgring. Un altro record l’ha invece stabilito permettendo a Patricia Coundley di diventare la donna più veloce d’Europa nel 1964.

MERCEDES BENZ 300 SL GULLWING COUPE’, 1955
Questa due-posti tedesca ha una caratteristica su tutte che l’ha resa celebre: le due portiere che si aprono verso l’alto ad ali di gabbiano (da qui il nome “Gullwing”). Sotto il cofano monta invece un motore 6 cilindri da 212 cavalli. E’ stata l’auto prediletta di numerose celebrità: tra queste si ricordano le attrici Sophia Loren e Zsa Zsa Gabor, l’attore statunitense Glen Ford e il musicista Skitch Henderson.

FERRARI 250 TESTA ROSSA,  1958
Il nome lo deve alla copertura rossa del suo motore V12 da trecento cavalli. Secondo le stime, sono in tutto 32 gli esemplari prodotti di questo bolide firmato Sergio Scaglietti, che l’ha plasmata col suo stile, con carrozzeria a forma di siluro e poggiatesta sulla carrozzeria dietro la testa del pilota. Questa vettura regalò numerose soddisfazioni al Cavallino in diverse competizioni internazionali, aggiudicandosi tra le altre la 100 km di Buenos Aires, la 12 Ore di Sebring, la Targa Florio e due edizioni della 24 ore di Le Mans.


Pubblicato da Luca Cereda, 29/04/2011
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