Cene, vacanze, vestiti, okay. Chissà se un giorno compreremo anche l'auto coi coupon? In America hanno mosso i primi passi, apparentemente senza successo, in Italia siamo in ritardo. Ma c'è chi ha già fatto esperimenti...
WEBMARKET Tutto è cominciato con i ristoranti, le cerette, le terme e le pulizie dei denti. Poi è arrivato il resto (scarpe, vestiti, vacanze, ecc.) con tanti saluti al caro, vecchio rivenditore di fiducia. Ma davvero finiremo a comprare tutto con i coupon dei gruppi d’acquisto? Anche le auto? Presto per dirlo, anche se qualche passo in questo senso è già stato fatto. Altro che spendere giornate intere a girovagare per le concessionarie, ispezionando modello per modello: si fa tutto comodamente da casa, con il mouse e il codice della carta di credito a portata di mano. Magari non c’è lo stesso gusto, ma se conviene…
BUONO SCONTO Appunto, “se”: la chiave è tutta qui. Perché, sperimentato nella compravendita di auto, il meccanismo dei gruppi d’acquisto non sembra aver prodotto i risultati sperati. Anche se, chiariamolo subito, in questo caso non si vendeva propriamente un’auto, ma un coupon di sconto di 500 dollarial prezzo di 200per l’acquisto di un’auto nuova o usata. Per cui il cliente, comprando il voucher, in pratica si “guadagnava” 300 euro di sconto. Un affare?
NUMERO MINIMO Per gli utenti di Groupon – il più popolare tra sit i di gruppi d’acquisto, dove è stato lanciato il “deal” – non molto, se è vero che solo in quattro hanno aderito all’offerta, dei quali due si sono presentati dal concessionario per comprare l’auto con lo sconto. Eppure il concessionario li ha accontentati lo stesso, nonostante avesse stabilito un numero minimo di 10 aderenti per far valere l’offerta (di regola, infatti, per validare il coupon i gruppi d’acquisto prevedono il raggiungimento di un numero minimo, che è poi la condizione perché l’affare sia “bipartisan”). Robe dell’altro mondo, per ora, visto che l’offerta in questione è comparsa su Groupon-America su iniziativa di un rivenditore di Cadillac e Buick di Detroit. Ma in futuro?
FASE SPERIMENTALE Magari non in questa formula, e magari con un contenuto più allettante. Ma di comprare le automobili anche attraverso gruppi d’acquisto si discute eccome, non solo in America. C’è diffidenza da ambo le parti (di chi compra e di chi vende), com’è normale di fronte alle novità. Tuttavia, tutti stanno prendendo l’ipotesi in seria considerazione. Perché più che una moda, i gruppi d’acquisto sono un segno dei tempi, il negozio virtuale di una società tecnologicamente avanzata (tant’è che si serve sempre più di internet per fare acquisti) ma con pochi soldi nelle tasche, che ricorre agli acquisti di massa: più sono, più il rivenditore può scontare. Tornando alle auto, quello del dealer di Detroit è solo un primo, timido passo, osato dopo tanta titubanza.
IL PRECEDENTE Se su Groupon e compagnia di auto vere e proprie in vendita non se ne sono ancora viste, qualcosa di analogo è stato però sperimentato, anche in Italia, dalle Case. Citroën, ad esempio, già lo scorso anno, attraverso Facebook ha varato un’iniziativa del genere (dal significativo titolo “Car together now”) per vendere a prezzo fortemente scontato (da 16.900 a 13.390, per dire una cifra) alcuni “stock” di C4 e C3 Pluriel, bypassando (per la vendita) la rete dei distributori, dove però le auto si ritiravano col voucher. L’offerta, va precisato, era limitata a un dato numero di pezzi e vincolata alla permuta o una rottamazione dell’usato.
CHI SI ACCONTENTA... Sui siti dei gruppi d’acquisto, invece, nessuna traccia di una proposta indecente. Nessuna auto usata, km-0 o nuova a prezzo dimezzato come accade invece, puntualmente, per le cene di pesce, i percorsi-benessere, i week-end in agriturismo, le sedute di cavitazione o i tagli di capelli. Per ora, il massimo che si riesce a spuntare è un corso di teoria per la patente scontato, oppure qualche ora di “pratica” sui kart a tariffa speciale. A suo modo, anche questo è un inizio.