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Mech da corsa

Prosthesis Mech Racing, la guerra delle macchine è cominciata


Avatar di Claudio Todeschini, il 31/08/20

4 anni fa - Prosthesis Mech Racing: la campagna Kickstarter. Il video Youtube

Prosthesis Mech Racing: la campagna Kickstarter. Il video Youtube
Una disciplina sportiva dove gli atleti controllano un enorme esoscheletro (elettrico), come nei manga giapponesi. Un video per vederlo in azione

COME NEI MANGA Immaginatevi uno scontro tra mech giganteschi, controllati dai piloti con i comandi direttamente collegati ai loro arti. Non è Pacific Rim, ma la direzione è la stessa. È la Prosthesis: Mech Racing, nata dall’idea di Jonathan Tippet, un ingegnere che, insieme ad altri colleghi, ha realizzato il primo prototipo funzionante di esoscheletro “da corsa”. 

SEMBRA UN ROBOT, MA NON È L’idea alla base del protetto di Tippet è tanto assurda quanto affascinante: dar vita a una lega professionistica di atleti che, a bordo di esoscheletri da tre tonnellate e mezzo, si sfidano in vere e proprie corse a ostacoli e prove di forza. I mech non hanno movimenti autonomi o stabilizzatori meccanici, e rappresentano di fatto una piattaforma che amplifica i movimenti del pilota: tutto è nelle sue mani, ed è lui a dover controllare ogni movimento del robot

Prosthesis Mech Racing: come si controlla l'esoscheletroProsthesis Mech Racing: come si controlla l'esoscheletro

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UOMO VS MACCHINA È il pilota, e non il mech, a far muovere l’esoscheletro, a tenerlo in equilibrio, fargli cambiare direzione o farlo correre. È sempre l’uomo, e non la macchina, a muoversi in modo da evitare che si ribalti, a spingere con le braccia perché le estensioni meccaniche riescano a spostare gli ostacoli. Ecco perché gli organizzatori della Mech Racing parlano di disciplina sportiva: servono grande preparazione atletica e abilità fisiche per riuscire a controllare un simile “bestione”.

Prosthesis Mech Racing: il pilota sul suo esoscheletroProsthesis Mech Racing: il pilota sul suo esoscheletro

PROTOTIPO Il primo prototipo di mech è già stato realizzato ed è perfettamente funzionante: si tratta di un esoscheletro con quattro gambe e altrettante zanne, due davanti e due dietro, per sollevare ostacoli, respingere gli avversari e superare passaggi particolarmente impegnativi. Il pilota si cala all’interno dell’esoscheletro, e una volta afferrati gli attuatori, trasmette i propri movimenti agli arti robotizzati. 

SCHEDA TECNICA

Massa 3.500 kg
Altezza 4,2 m
Larghezza 5 m
Lunghezza 3 m
Velocità massima 30 km/h
Tempo di autonomia 30-120 minuti
Batteria ioni di litio, da 96 V e 20 kWh di capacità
Potenza massima 170 kW (231 CV)
Sospensioni idrauliche, escursione massima di 50 cm

Prosthesis Mech Racing: gare tra mech!Prosthesis Mech Racing: gare tra mech!

LA CAMPAGNA KICKSTARTER Tippet ha aperto una campagna Kickstarter per finanziare il suo progetto, dando il via all’Alpha Mech Pilot Program: chi decide di spendere pochi dollari potrà ricevere un adesivo, un gagliardetto di stoffa o altri gadget. Per 250 dollari, invece, si può assistere a una dimostrazione del mech in azione (1.800 dollari per una sessione privata, a casa propria). Gli investitori più seri, invece, mettendo sul piatto cifre che vanno dai 2.500 dollari in su, potranno prendere parte a vere e proprie sessioni di allenamento in cui imparare i rudimenti di questa attività sportiva, con la possibilità - per la modica cifra di 13.000 dollari - di prendere parte a una tre giorni di addestramento intensivo alla guida dell’esoscheletro.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 31/08/2020
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